I sindaci del G20 Spiagge a Castiglione della Pescaia
I 23 sindaci delle principali località marine italiane, riuniti nel network del G20Spiagge, propongono allo Stato e alle Regioni l’assunzione di un nuovo modello di gestione ambientale per affrontare la complessità delle aree costiere italiane. Un percorso condiviso che unisce amministratori, assessori all’ambiente e al turismo e dirigenti comunali con l’obiettivo di rendere più efficace e concreta la sostenibilità ambientale ed economica del comparto turistico balneare, uno dei più importanti per il PIL nazionale.
A Castiglione della Pescaia, attraverso due laboratori operativi e quattro tavoli di lavoro, le Amministrazioni pubbliche hanno elaborato le linee di intervento del documento strategico 2026 del G20Spiagge, focalizzandosi su temi centrali come la gestione dei rifiuti, la tutela della costa, la normativa sulla Posidonia oceanica, il cambiamento climatico, le specie aliene (come il granchio blu), le allerte meteo e la difesa della biodiversità.
“Orgogliosi di aver ospitato una nuova esperienza di condivisione e confronto delle località marine del G20Spiagge – afferma Elena Nappi, sindaca di Castiglione, vicecoordinatrice del G20Spiagge e referente del tavolo ‘ambiente’ – che ad ogni tappa rafforzano il loro legame e la volontà di ottenere quel riconoscimento legale fortemente cercato e voluto da tempo. In questa due giorni abbiamo affrontato una tematica trasversale come l’ambiente in tutte le sue sfaccettature, dai rifiuti urbani a quelli spiaggiati, dai cambiamenti climatici alle specie aliene invasive, dimostrando ancora una volta la concretezza che contraddistingue gli amministratori locali nell’individuare i problemi ma soprattutto nel formulare soluzioni reali e pratiche da proporre a livello regionale e nazionale per avere regolamentazioni omogenee e fondi da investire nei territori per sostenere la pressione del motore economico principale del Paese Italia che è il turismo. L’approvazione della legge sulle Comunità Marine diventa oggi sempre più necessaria ed impellente, abbiamo bisogno che il network del G20Spiagge sia riconosciuto come uno strumento strutturato attraverso il quale mantenere la qualità dei servizi erogati a cittadini e turisti”.
Dal convegno pubblico odierno, i sindaci del G20Spiagge hanno avanzato proposte concrete: l’istituzione di un fondo nazionale per i rifiuti spiaggiati, un nuovo capitolo del bilancio dello Stato dedicato a un problema che, ricordano, nasce in larga parte dai comuni dell’entroterra e dalle esondazioni dei fiumi. È stata inoltre individuata come prioritaria la revisione della legge che oggi considera la Posidonia un rifiuto, per riconoscerla invece come biomassa naturale utile alla tutela delle spiagge.
-1762608967726.jpg)
I primi cittadini hanno anche evidenziato l’urgenza di campagne di comunicazione contro l’abbandono dei rifiuti, constatando che “non esiste nessun esempio virtuoso sulla costa italiana e ciò indipendentemente dal metodo adottato dai comuni per la raccolta”. Dal tavolo sulla biodiversità è arrivata infine una proposta innovativa: un progetto di ripopolamento dei mari con polpi e branzini, predatori naturali del granchio blu, per ristabilire equilibrio negli ecosistemi costieri.
Tutte le proposte e le soluzioni individuate sono state raccolte in un documento programmatico che verrà sottoposto a Governo e Regioni.
“Anche da questo appuntamento sulla costa maremmana – dichiara Roberta Nesto, coordinatrice nazionale del G20Spiagge – come da quello sulle tematiche del commercio realizzato da poco sulla costa romagnola a Riccione, emerge la compattezza e la concretezza dei sindaci. In questa occasione poi, le nostre proposte assumono un valore maggiore perché riguardano aspetti legati al rispetto ambientale che insieme condividiamo e che sono essenziali nella vita delle comunità che rappresentiamo. La costa italiana è il bene che preserviamo per le nostre località e per tutto il Paese”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy