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AMBIENTE

"Il parco eolico di Grosseto? Pale alte il triplo della Torre Azzurra di Follonica"

Parla Patrick Marini del gruppo "Sentinella della Maremma": rappresenta 250 cittadini che hanno presentato osservazioni

Roberto Bata

23 Ottobre 2025, 19:06

"Il parco eolico di Grosseto?  Pale alte il triplo della Torre Azzurra di Follonica"

È tra coloro che hanno presentato osservazioni al progetto "Parco eolico di Grosseto" su delega di 250 cittadini: Patrick Marini del gruppo "Sentinella della Maremma" interviene per precisare i numeri e l'impatto dell'impianto. 

"Il piano – chiarisce – prevede 10 aerogeneratori, e non 7. Le torri raggiungeranno un’altezza massima di 200 metri quando la pala punta verso l’alto: un impatto visivo rilevante, come si può notare mettendo a confronto l’immagine di una delle macchine con la Torre Azzurra di Follonica, alta 73 metri, che riguarderà un’area di 400 km quadrati, comprendendo la piana di Grosseto fino all’Ombrone e l’intera valle del Bruna, dalle colline di Roccastrada alla costa".

"Questo progetto – spiega ancora Patrick Marini – è uno dei circa 1.800 che congestionano la procedura di Valutazione di impatto ambientale nell’ambito del Pnrr/Next Generation Eu (Missione energia e ambiente). Nella sola provincia di Grosseto risultano 26 proposte tra impianti eolici e progetti di cosiddetto agrivoltaico avanzato, distese di fotovoltaico a terra in aree agricole. Una volta ottenuto il nullaosta ministeriale, il progetto acquisisce status di interesse nazionale: di conseguenza, le dichiarazioni di sindaci, presidenti di provincia o regioni non hanno valore vincolante. Questi progetti non sono verdi nel senso autentico del termine ma operazioni finanziarie con reddito garantito per vent’anni attraverso la tariffa di vendita dell’energia, anche quando il costo dell’energia tenderà a zero per esubero di produzione, a discapito di territori di elevato pregio paesaggistico, culturale e naturalistico. Molti operatori improvvisati cercano di ottenere le autorizzazioni per poi rivendere i diritti a prezzi che oscillano tra 100.000 e 300.000 euro per Mw: nel nostro caso si parla di 60 Mw".

"Ci sono solo due strade per contrastare questi progetti – spiega Marini –: presentare osservazioni formali entro le scadenze previste nella procedura ministeriale di Via. Fare pressione politica, affinché Governo e istituzioni competenti pongano fine a questa corsa senza regole, senza pianificazione territoriale e senza reale coinvolgimento delle comunità locali. Nel nostro caso, molti, che ringrazio, hanno presentato osservazioni rispettando i termini previsti, nel tentativo di arginare un fenomeno che sta devastando l’Italia. Tra le associazioni che si sono mobilitate gratuitamente, per puro amore della nostra terra, figurano il Gruppo d’intervento giuridico, Amici della Terra Onlus, Lago di Bolsena, Mountain Wilderness, Altura, Comitato salute Tuscia, un biologo naturalista, il Gruppo ornitologico maremmano e persino un proponente di un progetto fotovoltaico anch’esso in Via, in concorrenza con il Parco Eolico Grosseto. In particolare, un gruppo di 250 cittadini, tra cui rappresentanti di comitati locali, associazioni, aziende, proprietari di immobili e terreni e semplici cittadini, ha redatto osservazioni articolate in 24 motivi per chiedere l’archiviazione del progetto. A tutti loro – conclude – va il nostro ringraziamento, mentre alle istituzioni spetta il compito di informarsi meglio e intervenire concretamente, invece di limitarsi a dichiarazioni mediatiche".

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