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LA DENUNCIA

Polizia stradale, è emergenza: "Organico all'osso, sicurezza a rischio in tutta la provincia"

Il sindacato Silp Cgil: "I numerosi pensionamenti non sono stati reintegrati da rinforzi"

Roberto Bata

20 Ottobre 2025, 16:50

Polizia stradale, è emergenza: "Organico all'osso, sicurezza a rischio in tutta la provincia"

Il sindacato Silp Cgil di Grosseto denuncia la carenza di personale della Polizia stradale della provincia: "Un fenomeno – spiegano – che si è accentuato a causa di numerosi pensionamenti non accompagnati da adeguati rinforzi. La situazione è ormai insostenibile: molti agenti sono andati in pensione, ma le risorse non sono state reintegrate con la stessa intensità".

"L'analisi dei rinforzi che sono stati inviati nelle nostre zone – spiegano dalla segreteria provinciale Silp – lascia davvero l’amaro in bocca. Gli invii di nuovi agenti, purtroppo, non sono stati sufficienti a colmare il vuoto lasciato dai pensionamenti, circa una decina negli ultimi due anni e in previsione altri cinque a breve termine, e a garantire una presenza adeguata sul territorio. Questo non solo crea difficoltà operative quotidiane, ma espone anche gli stessi agenti a condizioni di stress lavorativo insostenibili, con carichi di lavoro sempre più elevati".

Il sindacato porta esempi concreti: "Per ovviare alle difficoltà di gestione del personale per la copertura dei turni in pattuglia si fanno salti mortali. Mentre per quelli della sala radio che presiede al coordinamento delle attività di controllo del territorio, non si è trovato di meglio che ricorrere sistematicamente a chi lavora in ufficio, lasciando quindi indietro pratiche che interessano i cittadini. Non solo: di fatto, ad oggi, i pattugliamenti lungo le strade extraurbane del Comune di Grosseto, Aurelia e E78 in primis, vengono garantiti esclusivamente dal personale dei distaccamenti di Massa Marittima, Orbetello e Arcidosso, perché nel capoluogo non ci sono agenti per le pattuglie. Gli agenti di Arcidosso, in particolare, si occupano del pattugliamento dell'Aurelia fino a Follonica. Un contesto organizzativo frammentato che, oltretutto, a causa della carenza di personale, penalizza il controllo del territorio proprio dove ci sono le sedi dei distaccamenti". 

"Un aspetto che non è più possibile ignorare – secondo la segreteria del Silp – è l'atteggiamento delle istituzioni politiche, che continuano a fare della sicurezza un tema centrale nella loro propaganda, ma che nei fatti non mettono in atto politiche concrete per supportare adeguatamente la Polizia stradale e il suo personale. Le promesse di “potenziamento della sicurezza” sembrano scontrarsi con la realtà dei fatti: la carenza di uomini e mezzi non è mai stata così grave, e ciò si traduce in una continua compressione dei diritti dei lavoratori. Chi paga il prezzo più alto di questo mancato turn over non sono solo gli operatori, ma è la cittadinanza stessa, vero fruitore del servizio di Polizia. La sicurezza sulle strade, la prevenzione degli incidenti e la tempestività degli interventi sono elementi essenziali per il benessere della collettività. Quando il personale è insufficiente, è la qualità del servizio pubblico a risentirne, con un concreto rischio per tutti".  

"Chiediamo quindi alla politica di fare un passo indietro rispetto alla retorica – concludono – e di affrontare la realtà con misure concrete, a partire dal reintegro immediato del personale necessario, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori. Non possiamo più tollerare che i diritti dei lavoratori vengano sacrificati in nome di una "sicurezza" che, nei fatti, non si traduce in un reale potenziamento delle risorse. Le istituzioni devono rendersi conto che ogni giorno di più, chi rimane a lavorare nella Polizia stradale è chiamato a fare il doppio del lavoro, con una qualità dei servizi che inevitabilmente sta declinando. La sicurezza stradale non è un tema su cui si può risparmiare, né in termini di risorse né di forza lavoro. È arrivato il momento di mettere al centro la sicurezza reale, fatta di risorse umane e mezzi adeguati, e di garantire i diritti di chi ogni giorno rischia per il bene della collettività". 

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