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AMBIENTE

Castiglione della Pescaia boccia il progetto del parco eolico

La Giunta presenta osservazioni al MASE: “Speculazioni economiche travestite da energie rinnovabili”

Carolina  Brugi

18 Ottobre 2025, 10:05

Castiglione della Pescaia dice "no" al parco eolico

Castiglione della Pescaia dice "no" al parco eolico

Il Comune di Castiglione della Pescaia prende posizione contro il progetto “Parco Eolico Grosseto”, presentato dalla società Revalue Wind S.r.l., che prevede l’installazione di 10 aerogeneratori nei territori comunali di Gavorrano, Grosseto e Castiglione della Pescaia, in un’area sensibile compresa tra Buriano, Vetulonia e la Diaccia Botrona, una delle riserve naturalistiche più importanti della Maremma.

L’Amministrazione castiglionese ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e alla Direzione Generale Valutazioni Ambientali le proprie osservazioni al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), esprimendo un netto dissenso nei confronti del progetto, giudicato “troppo invasivo per il territorio, sproporzionato ed impattante in maniera estremamente negativa sul paesaggio”.

L’impianto prevede l’installazione di torri alte oltre 200 metri, disposte su un’estensione complessiva di 16 chilometri di lunghezza per 1,5 chilometri di larghezza, per un ingombro territoriale stimato di 24 milioni di metri quadrati. Secondo la Giunta, l’impatto dell’intervento andrebbe a interferire non solo con “i valori morfotipologici, funzionali e visuali del territorio”, ma comprometterebbe anche le relazioni ecosistemiche che si svolgono nella riserva naturale della Diaccia Botrona, costituendo un ostacolo insuperabile per la vita dell’avifauna migratoria.

La posizione dell’Amministrazione è chiara: «Questa Amministrazione comunale è da sempre favorevole alle energie rinnovabili, lo dimostrano i tanti progetti realizzati in questi anni, ma queste non devono impattare dal punto di vista economico, turistico, agricolo e ambientale sulle nostre realtà paesaggistiche e turistico ricettive, danneggiandone fauna, biodiversità ed economia del territorio».

Anche la sindaca Elena Nappi ha espresso un giudizio molto critico: «Fin dall’inizio del mio primo mandato nel 2011 mi sono occupata della delega all’Ambiente, una tematica trasversale che dà la possibilità di affrontare le problematiche in ogni settore, da quello turistico a quello urbanistico. Per ogni progetto proposto viene sempre fatta la valutazione dell’impatto ambientale che può avere sul territorio perché viviamo in un luogo che fa della bellezza paesaggistica e naturalistica una delle sue caratteristiche fondamentali, uno dei motivi per i quali tanti turisti ci scelgono per trascorrere le proprie vacanze».

«Non possiamo permettere a nessuno di rovinare l’ambiente che ci circonda, soprattutto quando si tratta di pure speculazioni economiche travestite da energie rinnovabili, alle quali siamo sempre stati favorevoli, ma che devono innanzitutto rispettare i luoghi dove vengono inserite. Qui non si tratta di essere pro o contro la transizione energetica, ma di difendere l’identità di un territorio che si è costruito, con fatica e negli anni, la reputazione di location turistica d’eccellenza per la biodiversità, l’agricoltura e la natura incontaminata dei suoi luoghi».

Il progetto è stato contestato anche per le numerose carenze tecniche e metodologiche. Le osservazioni del Comune mettono in luce l’assenza di specifiche sulle distanze tra gli aerogeneratori e i centri abitati, criticità nella relazione acustica con “alcuni casi di superamento dei limiti normativi” e la mancanza di misure di mitigazione. Inoltre, viene evidenziata una trattazione superficiale degli aspetti ambientali, faunistici e paesaggistici, nonché delle ricadute economiche sul sistema turistico e agricolo.

«In un territorio che fa del paesaggio e dell’identità storica e culturale il proprio motore – conclude la Sindaca Nappi – la realizzazione di un parco eolico di tali dimensioni andrebbe a deteriorare questi valori in un particolare ambito la cui connotazione agricola è predominante e che viene frequentato e percorso da migliaia di visitatori ogni anno anche per la presenza di un importante sito archeologico quale quello di Vetulonia e di una riserva naturale straordinaria come la Diaccia Botrona».

Il Comune si dice determinato a tutelare la propria identità ambientale, paesaggistica e culturale, chiedendo una valutazione seria e approfondita del progetto, che secondo l’Amministrazione comunale non rispetta i criteri minimi di sostenibilità ambientale e territoriale.

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