La dottoressa Daniela Cardelli
L’Asl Toscana Sud Est aderisce alla Giornata Mondiale della Fisioterapia, che si celebra ogni anno l’8 settembre. L’iniziativa è promossa dalla World Physiotherapy, organizzazione non governativa attiva dal 1951, che raggruppa le associazioni di fisioterapia di tutto il mondo e che nel 2025 giunge alla sua 29ª edizione. La giornata rappresenta un momento di riflessione globale sul ruolo della fisioterapia nella salute e nel benessere quotidiano delle persone.
Il tema scelto per il 2025 è “Invecchiamento sano, con un’attenzione particolare alla prevenzione della fragilità e delle cadute”, un argomento di crescente rilevanza in un contesto demografico in rapido cambiamento. Secondo le stime, nel 2019 le persone di età pari o superiore a 60 anni erano circa 1 miliardo, numero destinato a salire a 1,4 miliardi entro il 2030 e a 2,1 miliardi entro il 2050, con gli ottantenni che triplicheranno fino a raggiungere i 426 milioni.
Questa evoluzione richiede un cambiamento di paradigma nella fisioterapia, che si sposta dalla riabilitazione post-acuta a una gestione più complessa ma soprattutto continuativa delle malattie croniche, privilegiando la promozione della salute, il mantenimento della funzionalità, la prevenzione delle cadute e delle complicanze da immobilità. In questo contesto, la fisioterapia territoriale assume un ruolo strategico, diventando una delle sfide più importanti dei sistemi sanitari moderni.
La direttrice del Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione, Daniela Cardelli, sottolinea: «In questo nuovo quadro i fisioterapisti dell’Asl Toscana Sud Est, che ringrazio per l’importante lavoro svolto, sono in prima linea su più fronti: nel governo dell’AFA, attività che è risultata essere una modalità estremamente efficace nell’affrontare precocemente quelle situazioni croniche che possono, se non intercettate, sfociare in disabilità come nella prevenzione delle cadute, aspetto questo che risulta essere molto impattante».
Le cadute, spiega Cardelli, «rappresentano la seconda causa di morte per lesioni accidentali con gli over 60 che sono quelli a maggior rischio di cadute fatali. È stato ampiamente dimostrato come protocolli specifici di esercizi, fatti in maniera continuativa, possano ridurre sensibilmente il rischio di cadute nella popolazione anziana e per questo il nostro Dipartimento ha predisposto un progetto di collaborazione con il Pronto Soccorso e con i medici di famiglia per l’intercettazione della popolazione a rischio, attraverso una valutazione dei pazienti che hanno avuto un evento di caduta e che, in alcuni casi, ha esitato in un accesso al PS».
Il progetto mira a rafforzare il ruolo del fisioterapista in ogni ambito della salute e della vita, «dalla casa – visto come “primo luogo di cura” – fino alle Case di Comunità e quindi, fondamentale».
Con questa iniziativa, l’Asl Toscana Sud Est ribadisce l’importanza della fisioterapia non solo come cura delle patologie, ma come strumento di prevenzione e promozione del benessere lungo tutto l’arco della vita.
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