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Scuola, è emergenza personale Ata: "Assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori al collasso"

L'allarme del sindacato Flc Cgil di Grosseto: "Tassi di precarietà altissimi: il Ministero ignora i bisogni delle scuole"

Roberto Bata

09 Agosto 2025, 20:31

Scuola, è emergenza personale Ata: "Assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori al collasso"

Alessandra Vergni, Cgil

In provincia di Grosseto la scuola resta in emergenza di personale Ata. A lanciare l'allarme sugli assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori è la Flc Cgil.

"L’organico di diritto per l’anno scolastico 2025/2026 – ricordano al sindacato – è formalmente confermato su livelli pressoché identici a quelli dell’anno precedente con 171 assistenti amministrativi (AA), 53 assistenti tecnici (AT) e 552 collaboratori scolastici (CS). Il Ministero ha autorizzato appena 8 immissioni in ruolo tra gli AA, 2 tra gli AT e 32 tra i CS e la vera stortura arriva quando si guardano i posti effettivamente vacanti: ben 27 posti scoperti tra gli AA, 11 tra gli AT e 98 tra i CS. In pratica, la scuola grossetana affronterà l'avvio dell’anno scolastico con oltre 130 posti scoperti tra personale tecnico e ausiliario. Il risultato? Ancora una volta sarà il precariato a colmare i buchi, all’ultimo minuto prima all’inizio dell’anno scolastico, con un tasso di instabilità strutturale che sfiora il 30% (20% AA, 32% AT e 27% CS)".

"Stiamo parlando – dichiara Alessandra Vegni, segretaria provinciale della Flc Cgil di Grosseto – di un meccanismo perverso e ormai cronicizzato. I numeri non bastano nemmeno a garantire il minimo indispensabile per il regolare funzionamento del servizio scolastico. Ma il Ministero continua a tenere gli occhi chiusi davanti alle necessità del territorio, soprattutto in province come la nostra, vastissime e in pieno inverno demografico.

A complicare il quadro, per il sindacato, è la modalità di calcolo dell’organico di diritto, basata su tabelle ministeriali che non tengono conto delle caratteristiche specifiche delle singole realtà scolastiche. "Per questo motivo, ogni anno, le scuole si trovano costrette a richiedere ulteriori posti in deroga, spesso troppo tardi o in modo insufficiente, per tamponare emergenze già annunciate".

"Le conseguenze si vedono soprattutto all’inizio dell’anno scolastico, nel momento più critico – continua Vegni – quando i docenti prendono servizio: tra neo immessi in ruolo e la valanga di precari, sostegno compreso. In quel momento molti assistenti amministrativi non sono ancora stati nominati, e in alcune scuole manca perfino il o la Dsga (direttore servizi generali e amministrativi). Le segreterie si ritrovano con carichi di lavoro ingestibili, che si accumulano in attesa delle loro stesse profilature sui sistemi informatici, delle assegnazioni dei docenti precari e delle nomine dei supplenti. È un cortocircuito che rallenta tutto. E mentre si cercano soluzioni, i collaboratori scolastici rischiano di non riuscire a coprire tutti i plessi scolastici già dai primi giorni di lezione, con inevitabili disagi sull’igiene, sulla sicurezza e sull’apertura al pubblico".

"D’estate il personale Ata è ridotto all’osso – conclude Alessandra Vegni – molti hanno un contratto a termine con scadenza 30 giugno e si rischia di non garantire né l’apertura della segreteria centrale né il diritto alle ferie. Questo personale, spesso invisibile, è uno dei motori della scuola: vanno stabilizzati, tutelati e valorizzati. La Flc Cgil è in prima linea per ottenere organici realmente adeguati alle esigenze del territorio Stabilizzare tutto il personale Ata e rivedere strutturalmente l’organico di diritto, aggiornandolo ai reali bisogni delle scuole, è la battaglia più importante da combattere oggi per difendere tutto il personale amministrativo tecnico ausiliario. Anche per gli Ata la Flc Cgil è in prima fila su tutti i tavoli contrattuali. Per garantire un servizio scolastico pubblico efficiente, sicuro e rispettoso del lavoro di tutte e tutti".

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