L'EVENTO
Festambiente 2025
Festambiente 2025 ha aperto ufficialmente i battenti oggi a Rispescia (GR), nel cuore della Maremma, con un’inaugurazione che porta con sé un messaggio potente e tangibile: la crisi climatica è una realtà quotidiana, e servono risposte immediate, diffuse e accessibili. Un doppio taglio del nastro ha segnato l’avvio della 37esima edizione del Festival nazionale di Legambiente, in programma fino al 10 agosto, e l’inaugurazione dei primi due rifugi climatici realizzati in provincia di Grosseto all’interno di una kermesse nazionale.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, il coordinatore di Festambiente Angelo Gentili, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, mentre il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha inviato un videomessaggio di saluto. Dopo l’apertura ufficiale, gli ospiti hanno visitato i due rifugi climatici, posizionati in aree all’aperto ombreggiate e dotati di pergole in legno, zone relax realizzate con materiali ecosostenibili, nebulizzatori, fonti di acqua fresca, ricariche per smartphone alimentate a energia solare e pavimentazioni studiate per ridurre l’assorbimento del calore.
«Abbiamo voluto inaugurare questa 37esima edizione di Festambiente – ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e componente della segreteria nazionale di Legambiente – lanciando un messaggio forte e concreto: la crisi climatica è già qui e va affrontata con misure tangibili, diffuse e accessibili. I due rifugi climatici realizzati all’interno del nostro Festival rappresentano un esempio virtuoso di adattamento, che mette al centro il benessere delle persone, in particolare delle fasce più fragili. Siamo orgogliosi di essere il primo Festival in Italia a ospitare queste “oasi di sollievo”, perché crediamo che la cultura ambientale debba tradursi anche in azione e innovazione. Festambiente da sempre è un laboratorio di futuro e anche quest’anno vogliamo continuare a costruire alleanze, promuovere buone pratiche e accendere i riflettori su una transizione ecologica che sia davvero veloce, partecipata e inclusiva. Davanti a un’estate segnata da ondate di calore sempre più frequenti e impattanti, serve una svolta politica e sociale che metta al centro il diritto alla salute, alla giustizia climatica e alla vivibilità delle nostre città e dei nostri territori. La sfida è grande, ma non possiamo più aspettare: dobbiamo agire ora».
Il festival si inserisce anche nel contesto della campagna nazionale di Legambiente “Che Caldo che fa! Contro la cooling poverty: città + fresche, città + giuste”, i cui risultati sono stati presentati oggi. L’associazione ha ricordato come le temperature estreme stiano diventando sempre più frequenti: solo a Firenze, dal 20 maggio al 31 luglio 2025, sono stati registrati 12 giorni da bollino rosso, di cui 11 concentrati tra il 26 giugno e il 6 luglio. Lo stesso numero del 2024, segno di una situazione che si sta cronicizzando.
«Nei cinque giorni di Festambiente – ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – denunceremo i ripetuti tentativi di rallentamento della transizione ecologica compiuti in Europa e in Italia, ma racconteremo anche le conquiste ottenute nel nostro Paese sulla rivoluzione energetica, sull’economia circolare, sull’agroecologia, sulla lotta all’illegalità ambientale, sullo sviluppo economico ottenuto grazie al turismo sostenibile, alla finanza etica e alle aree protette. A volte i cambiamenti sono lenti, altre volte si manifestano in modo repentino, ma il nostro lavoro, insieme a quello delle nostre compagne e compagni di viaggio, sta sortendo i suoi effetti. Basta visitare la parte espositiva della nostra festa nazionale, tra le bandiere gialle della nostra associazione e quelle della pace, e ascoltare le testimonianze nei dibattiti per rendersene conto».
Dopo l’inaugurazione si è svolto il primo dibattito della serata, “Il cambiamento che genera futuro. La sfida della transizione ecologica per un Paese resiliente e inclusivo”, coordinato da Giulia Assogna de La Nuova Ecologia. Sono intervenuti rappresentanti istituzionali e del mondo ambientale, tra cui Annalisa Corrado (Parlamento Europeo), Mauro Rotelli (Camera dei Deputati), Monia Monni (Regione Toscana), Riccardo Piunti (Conou), Sandro Scollato (AzzeroCO2) e Maria Moroni (Assocarta).
Oggi, 7 agosto, il festival continuerà affrontando il tema dell’eco-giustizia, con un incontro dal titolo “Dal ‘ControEcomafie’ a ‘Fame di verità e giustizia’: le proposte e gli impegni di Legambiente e Libera per costruire una società più giusta, ecologica e solidale”, alla presenza di Don Luigi Ciotti, seguito dalla consegna del Premio Ambiente e Legalità 2025.
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