L’Amministrazione comunale e l’Associazione Tutela collaborano per la tutela del territorio
La tutela e la valorizzazione del territorio passano attraverso il confronto tra chi lo amministra e chi ne è portavoce. È su questo principio che si fonda la collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione Tutela di Punta Ala, protagonista di una serie di incontri e sopralluoghi tra luglio e agosto, incentrati su tematiche cruciali: dalla sicurezza stradale alla prevenzione degli incendi boschivi, dall’accessibilità ai servizi alla difesa del paesaggio.
«Per un’amministrazione comunale è molto importante confrontarsi con le esigenze di un territorio – dichiara la sindaca Elena Nappi – ed avere la collaborazione delle associazioni che sono portavoce di queste esigenze su varie tematiche in modo da mettere in atto azioni e progetti considerati prioritari per quella comunità».
Uno dei punti focali emersi è il progetto per la riduzione del rischio incendi boschivi in area urbana, elaborato dalle Bandite di Scarlino. Si tratta di un piano sperimentale, innovativo e replicabile, finanziato dalla Regione Toscana con un contributo di 170.000 euro destinato al territorio di Punta Ala. L’ultimo incontro ha avuto lo scopo di raccogliere indicazioni e suggerimenti sia dal Comune che dall’Associazione Tutela, in vista della stesura del piano entro la fine dell’anno.
L’Associazione, oltre a segnalare le aree più a rischio, ha richiesto anche la realizzazione di un vademecum destinato ai privati, contenente comportamenti da adottare e spiegazioni chiare sui termini tecnici e sulle modalità degli interventi previsti. Il documento sarà presentato alla prossima assemblea dell’associazione.
«La tutela del territorio è fondamentale per un’Associazione come la nostra che ha a cuore il bene dei cittadini – dichiara Marco Turrina, Presidente dell’Associazione Tutela di Punta Ala – ed è per questo che collaboriamo sempre volentieri, per quanto di nostra competenza, con il Comune affinché progetti e azioni concrete per la salvaguardia di Punta Ala possano essere messi in campo di comune accordo».
Nel corso dei sopralluoghi sono emerse anche numerose criticità legate alla viabilità e alla segnaletica. Tra queste, lo stato del manto stradale in diverse aree, le due curve pericolose non segnalate all’ingresso del paese e in prossimità del porto, la visibilità ridotta degli attraversamenti pedonali e della segnaletica nei rondò, e la mancanza di indicazioni adeguate per il parcheggio pubblico tra Via del Tennis e la salita di Via del Pozzino, fondamentale per i turisti diretti alle spiagge libere.
Altri temi affrontati riguardano la tutela del giardino del Gualdo (con riferimento al Piano Quaroni), la conformità delle nuove edificazioni, la valorizzazione degli impianti sportivi, gli accessi pubblici al mare e l’avanzamento della pista ciclopedonale. Quest’ultima è stata accolta con favore, soprattutto grazie alla scelta condivisa di non farla passare su Via della Dogana, optando per un tracciato alternativo più compatibile con il contesto paesaggistico.
«Vorrei sottolineare – conclude la prima cittadina – che tutte le scelte fatte dall’Amministrazione comunale sono improntate al rispetto ed alla tutela dell’ambiente in cui viviamo e cercano sempre soluzioni paesaggisticamente idonee al contesto dove sono inserite, non sempre però possono rispondere al 100% alle aspettative di ogni cittadino perché ognuno di noi ha una propria sensibilità e visione delle cose per questo c’è bisogno di una cabina di regia che contemperi le varie anime del territorio che abbia la possibilità di un confronto attivo, collaborativo e costante con le associazioni come la Tutela di Punta Ala che ringrazio anche personalmente per l’impegno e la disponibilità finora dimostrate».
Una collaborazione concreta e continua, che dimostra come solo il dialogo tra istituzioni e cittadinanza attiva possa costruire soluzioni durature per il futuro del territorio.
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