Erminio Sinni al Giubileo dei Giovani 2025
Un’emozione indescrivibile e un simbolo di pace e fratellanza. Così Erminio Sinni, noto cantautore toscano, ha definito la sua partecipazione al Giubileo dei Giovani 2025, uno degli eventi più attesi dell’anno, svoltosi nella storica spianata di Tor Vergata, già scenario indimenticabile della Giornata Mondiale della Gioventù del 2000 con Giovanni Paolo II.
Insieme alla cantante Dajana, Sinni ha eseguito “Padre Nostro”, un brano inciso durante il periodo del Covid. La canzone, in una suggestiva versione che cerca di riprodurre l’antica pronuncia aramaica, è nata da un progetto artistico e spirituale condiviso tra i due artisti. «Abbiamo voluto immaginare insieme che fossero proprio questi i suoni e gli accenti usciti dalle labbra di Gesù» ha spiegato Sinni, raccontando la genesi del pezzo che per anni è rimasto inedito, “come i semi che devono maturare al buio”.
L’esibizione è stato un momento musicale importante della manifestazione, avvenuta poco prima del discorso del Papa, di fronte a una folla oceanica di oltre un milione di giovani provenienti da 146 nazioni. Sul palco, Sinni e Dajana hanno condiviso lo spazio con i volontari di Mary’s Meals, organizzazione internazionale impegnata contro la fame nel mondo, testimoniando ancora una volta il messaggio universale di pace e carità del Giubileo.
«Incredibile, un'emozione mille volte più forte di qualsiasi altra cosa, un esercito di pace composto da ragazzi di tutto il mondo», ha scritto Sinni sui suoi canali social.
L’esibizione di “Padre Nostro” si è rapidamente diffusa online, raccogliendo consensi e commozione da parte di migliaia di spettatori e utenti, consolidando il ruolo del duo come voce musicale di fede e speranza.
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