Mercoledì 17 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

La decisione

"Onlyfans spazzatura occidentale immorale e corrotta simbolo del decadimento". E la Cina banna la piattaforma

Pechino considera piattaforme come OnlyFans un veicolo di decadenza etica, capaci di promuovere una narrazione tossica sulla libertà personale

Giovanni Ramiri

24 Luglio 2025, 11:59

"Onlyfans spazzatura occidentale immorale e corrotta simbolo del decadimento".  E la Cina banna la piattaforma

Una spettacolare immagine di Shanghai

Nel luglio 2025, la Cina ha annunciato ufficialmente il blocco totale di OnlyFans, definendo la piattaforma britannica “spazzatura occidentale immorale e corrotta”, simbolo del “decadimento morale occidentale.” La notizia, riportata in modo approfondito da InsideOver, si inserisce in un contesto ben più ampio del semplice controllo digitale: è l’espressione di una visione del mondo che contrappone i valori tradizionali e collettivi della società cinese alla cultura individualista e ipersessualizzata dell’Occidente.

Secondo InsideOver, la mossa del governo cinese non è solo una decisione di carattere tecnico o amministrativo, ma un’azione simbolica con forti implicazioni morali e ideologiche. Pechino considera piattaforme come OnlyFans un veicolo di decadenza etica, capaci di promuovere una narrazione tossica sulla libertà personale, trasformando l’autonomia individuale in mercato della sexualità, spesso a scapito della dignità. Il governo ha voluto inviare un messaggio chiaro: la tutela della morale collettiva e della salute mentale delle giovani generazioni è prioritaria rispetto alla libertà di mercato o alle logiche dell'intrattenimento digitale.

InsideOver sottolinea come l'applicazione delle restrizioni sia stata radicale: benché il sito fosse già tecnicamente inaccessibile da tempo, molti utenti riuscivano comunque ad aggirare i blocchi tramite VPN. L'intervento di luglio ha chiuso anche queste possibilità, consolidando il messaggio che determinati contenuti non saranno tollerati, nemmeno indirettamente.

L’articolo di InsideOver invita anche a una riflessione più ampia, che va oltre la cronaca del blocco. Da un lato, la Cina rivendica un modello educativo e culturale fortemente protettivo, volto a preservare il senso del pudore, della disciplina e del sacrificio personale. Dall’altro, viene implicitamente criticata l’incapacità dell’Occidente di limitare la commercializzazione del corpo e la spettacolarizzazione del sesso. In questo senso, il giudizio netto del governo cinese – sebbene inapplicabile nei sistemi democratici – non risulta privo di spunti critici verso certe derive della cultura globale.

Il presidente Xi Jinping

InsideOver, nella sua analisi, non nasconde il tono provocatorio della presa di posizione cinese, ma evidenzia anche come, al di là delle differenze politiche e ideologiche, la questione sollevi interrogativi concreti: quali sono i limiti della libertà digitale? Fino a che punto il corpo può essere oggetto di scambio economico senza conseguenze sociali profonde? E soprattutto: è possibile discutere di questi temi senza cadere né nella censura né nel permissivismo assoluto?

QUI L'ARTICOLO DI INSIDEOVER

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie