Il dottor Marconi
Il cervello non si ferma mai. Nemmeno in ferie. Anche mentre ci rilassiamo sotto l’ombrellone o passeggiamo in montagna, la nostra mente continua a lavorare, elaborare informazioni, regolare emozioni, immagazzinare ricordi. Per questo, proteggere la salute cerebrale anche d’estate è un gesto fondamentale di prevenzione.
Lo ricorda la Società Italiana di Neurologia (SIN) in occasione del World Brain Day, che si celebra ogni anno il 22 luglio. A rilanciare il messaggio è il dottor Roberto Marconi, direttore della UOC Neurologia dell’ospedale di Grosseto e segretario regionale SIN Toscana, che sottolinea l’importanza di non trascurare il benessere neurologico nei mesi estivi. «Secondo recenti studi in Italia oltre il 10% delle famiglie ha almeno un componente affetto da una malattia mentale o una malattia neurologica, con un costo sociale stimato in 87 miliardi di euro l’anno. Questi numeri rendono evidente la necessità di promuovere la prevenzione e la salute del cervello anche nei periodi di apparente benessere, come le vacanze estive», afferma Marconi.
Il vademecum diffuso dalla SIN, ispirato al principio “One Brain, One Health”, evidenzia il legame profondo tra la salute del cervello, quella mentale, l’ambiente e il benessere sociale. Le raccomandazioni si concentrano su cinque aspetti fondamentali.
Al primo posto c’è l’alimentazione e l’idratazione. Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro e grassi insaturi come l’olio d’oliva è essenziale per proteggere il cervello. È importante evitare eccessi di alcol, zuccheri, grassi animali e cibi ultra-processati, così come pasti troppo abbondanti, soprattutto la sera. L’idratazione, in particolare, è determinante per il metabolismo cerebrale e per la termoregolazione. «L’idratazione è cruciale per il metabolismo cerebrale e la termoregolazione, così come una dieta a basso contenuto di zuccheri e grassi animali riduce la neuroinfiammazione», sottolinea Marconi.
Un altro aspetto cruciale è il sonno. Anche in vacanza, è importante mantenere una routine regolare e dormire almeno 7-8 ore per notte. Il sonno è un processo attivo che permette la rigenerazione neuronale e ha un impatto diretto sulla memoria, sulla plasticità sinaptica e sull’equilibrio emotivo. «Anche in vacanza, mantenere una routine regolare e dormire almeno 7-8 ore per notte favorisce il benessere neuronale, la memoria, la plasticità sinaptica e la stabilità emotiva».
L’attività fisica non va trascurata nemmeno nei mesi più caldi. Camminate, nuotate o escursioni all’aria aperta stimolano la neurogenesi e migliorano il flusso sanguigno cerebrale. L’attività aerobica è associata a una riduzione del rischio di demenza e depressione. «Camminate, nuoto o escursioni stimolano la neurogenesi e migliorano il flusso sanguigno cerebrale. L’attività aerobica è associata a una riduzione del rischio di demenza e depressione».
Anche la stimolazione cognitiva e le relazioni sociali giocano un ruolo fondamentale. Leggere, giocare, conversare, visitare luoghi nuovi o imparare qualcosa di nuovo aiuta a mantenere viva la mente. Sono tutte attività che rafforzano la riserva cognitiva e la plasticità neuronale. Allo stesso tempo, le relazioni sociali sono una protezione contro il declino cognitivo e la depressione. «Leggere, giocare, conversare, esplorare nuovi luoghi o imparare qualcosa di nuovo sono attività che rafforzano la riserva cognitiva e la plasticità neuronale». E ancora: «Le interazioni sociali, inoltre, sono importanti per la salute mentale e la salute del cervello proteggendo da depressione e declino cognitivo».
Infine, è importante imparare a gestire lo stress e prevenire eventuali traumi. Esistono tecniche specifiche per ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che incide negativamente sul cervello. Inoltre, durante le attività sportive è bene prestare attenzione e proteggere il capo, per evitare incidenti e cadute. «Esistono tecniche che aiutano a regolare il cortisolo, l’ormone dello stress. È opportuno proteggere il capo durante attività sportive e prevenire cadute».
Anche d’estate, dunque, la salute del cervello merita attenzione. La prevenzione non va in vacanza. Prendersene cura oggi significa investire nel proprio benessere mentale e neurologico di domani.
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