Maremma
Raccolta firme a Follonica
È ufficialmente attiva all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) del Comune di Follonica la raccolta firme per la proposta di referendum consultivo regionale volta a rivedere l’attuale organizzazione del Servizio Sanitario della Toscana. Il quesito, promosso secondo l’articolo 76 dello Statuto regionale, punta a riportare l’attenzione sulla struttura delle Aziende Sanitarie Locali (AUSL), oggi concentrate in tre grandi aree vaste.
Il cuore della proposta è chiaro: chiedere ai cittadini se siano favorevoli a superare l’attuale modello con tre maxi-AUSL — introdotto dalla legge regionale 84/2015 — per tornare a un sistema con una maggiore diffusione sul territorio, organizzato su base provinciale.
“Siete favorevoli alla proposta volta a rivedere l’attuale assetto del Servizio Sanitario Regionale incentrato in tre Aziende Unità Sanitarie Locali (AUSL) di area vasta, come previsto dalla legge regionale toscana 84/2015 (‘Riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 40/2005’), al fine di assicurare una maggiore diffusione delle AUSL sul territorio, organizzandole su base provinciale?”
Una domanda che riapre un dibattito mai sopito: quello sull’efficienza, la prossimità e l’accessibilità della sanità pubblica toscana. La concentrazione in sole tre aziende ha suscitato critiche in più province, che lamentano una gestione troppo centralizzata e distante dai bisogni locali.
I cittadini possono firmare fino a mercoledì 10 settembre 2025 presso l’URP del Comune di Follonica, al piano terra del Palazzo Comunale, nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e, il martedì e giovedì, anche dalle 15.30 alle 16.45. È necessario presentare un documento d’identità valido.
Il referendum, di natura consultiva, non ha effetti vincolanti diretti, ma rappresenta un forte strumento di pressione politica e partecipazione civica. Una mobilitazione popolare potrebbe spingere la Regione Toscana a rivedere un modello organizzativo che da anni fa discutere amministratori locali, operatori sanitari e cittadini.
L’invito è quindi rivolto a tutta la cittadinanza: informarsi, partecipare, firmare.
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