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IL CASO

"Grosseto è tra le prime dieci città della cultura italiana, una crescita infinita: non tolleriamo insulti e bugie": il sindaco ribatte alla chitarrista Carlotta Dalia

Il primo cittadino annuncia che il presidente della Pro Loco sporgerà querela per una frase che gli sarebbe stata erroneamente attribuita

Roberto Bata

07 Luglio 2025, 12:47

"Grosseto è tra le prime dieci città della cultura italiana, una crescita infinita: non tolleriamo insulti e bugie": il sindaco ribatte alla chitarrista Carlotta Dalia

Antonfrancesco Vivarelli Colonna

È durissima la risposta del sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, alla lettera aperta che gli aveva scritto la chitarrista Carlotta Dalia in seguito al suo concerto di sabato sera alla Chiesa di San Francesco, denunciando il "baratro culturale" nel quale starebbe sprofondando la città.

"Cara maestra Dalia – esordisce il sindaco –, chiamato in causa dalla sua lettera aperta, sono costretto a replicarle. Premetto che nutro grande stima per la sua persona e per la sua arte, ma le cose non stanno come lei le ha riportate pubblicamente. Mi preme, dunque, ribattere punto per punto. Anzitutto Grosseto è città di cultura, checché ne dica lei.  Abbiamo riportato la biblioteca Chelliana nella sua sede storica, abbiamo un'università con undici corsi di laurea, aumentata come iscritti e come forza sul territorio. Il museo Luzzetti, aperto nel 2019, ricopre a oggi una straordinaria importanza; l'istituzione le Mura, i giardini Letterario e Archeologico, la Casa della musica in via di completamento, il premio Scriabin, le attività di Recondite Armonie con Diego Benocci e Giovanni Lanzini, l'orchestra Città di Grosseto, che è stata ipervalorizzata e rappresenta un fiore all'occhiello della musica nazionale e quest'anno ci sarà anche la lirica in piazza. Per non parlare della stagione teatrale, dei vari musei e tanto, tanto altro. Grosseto, le ricordo, è giunta di recente anche tra le prime dieci città della cultura italiana. Una crescita infinita e certificata dai fatti, non dalle chiacchiere".

"Lei lamenta una mancata presenza istituzionale all'evento. Per quel che mi riguarda posso dirle che l'invito mi è arrivato venerdì alle 18, ovvero a uffici comunali chiusi. Magari le sarebbe occorsa un'organizzazione migliore. Il sostegno, da parte nostra, non è mai mancato: ricordo anche che abbiamo dato un contributo, oltre al patrocinio. Non voglio, per galanteria, fare esplicito richiamo al detto popolare riferito a chi sputa nel piatto dove mangia, ma ci siamo intesi. Entrando nel merito della questione, segnalo sommessamente che la Pro Loco ha posticipato il proprio concerto (molto partecipato, circa 200 persone) per dare a lei la possibilità di esibirsi nel silenzio necessario. Lei, cara Dalia, lamenta invece di aver dovuto spostare, a causa dell'eccessivo rumore prodotto dall'evento Pro Loco, il suo concerto dal chiostro all'interno della chiesa di san Francesco, cosa però non confermata da nessuno dei (peraltro pochi) presenti. Segnalo anche che il presidente della stessa Pro loco, il dottor Andrea Bramerini, sporgerà querela riguardo l'accusa di aver detto quella frase “andate a sentire la chitarrina” che gli è stata impropriamente attribuita".

"Stiamo lavorando per migliorare il calendario in vista di limitare sempre più le concomitanze. Ma non sopportiamo arroganza e presunzione da parte di nessuno, neppure di artisti più o meno rinomati. Dalia, lei dice di aver utilizzato “grande garbo”: a me risultano solo insulti e inesattezze. Probabilmente abbiamo un concetto di garbo differente. Se in dieci anni qui ha suonato 2 volte, significa che di Grosseto le importa poco o nulla. Nella sua lettera aperta, Dalia mi domanda quando ho ascoltato l’ultima volta un’opera. Ma come si permette? Anziché lamentarsi sarebbe stato meglio fosse venuta a parlare con il sottoscritto in tempistiche adeguate: avremmo potuto vedere di organizzare una rassegna musicale idonea. Invece scrive accuse e mette nero su bianco che lei non nutre alcuna speranza che cambi qualcosa. Dunque, mi domando, perché mi scrive? Un'ultima battuta voglio riservarla alle osservazioni che ha fatto riguardo il calendario eventi di Roccastrada: cratere lunare per la presenza di eventi culturali. Questo è l'unico passaggio che condivido in una lettera farcita di solo livore e inesattezze.
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