Nei cieli
Un aeromobile della compagnia United
Il 21 giugno 2025, nei cieli sopra l’Atlantico settentrionale, due aerei wide-body si sono trovati a pochi secondi da una possibile collisione. Il volo United Airlines 879, un Boeing 777-200 diretto da Londra Heathrow (LHR) a Houston (IAH), ha ricevuto un'autorizzazione errata a salire a 36.000 piedi (FL360) proprio mentre nella direzione opposta volava un FedEx 777F cargo, in rotta da Memphis (MEM) a Parigi Charles De Gaulle (CDG), stabilito a 35.000 piedi (FL350).
La causa del pericoloso avvicinamento è stata una comunicazione sbagliata via CPDLC (Controller–Pilot Data Link Communications) da parte del controllo del traffico aereo oceanico canadese. Il messaggio doveva semplicemente indicare un cambio di rotta verso un waypoint, ma conteneva per errore anche un’istruzione di cambio di livello. United 879 ha così iniziato la salita verso una quota già occupata dal cargo FedEx, portando i due jet a una distanza verticale di soli 500 piedi — la metà della separazione minima richiesta nello spazio aereo oceanico.
Riconosciuto l’errore, il controllore ha tentato di correggere la situazione tramite comunicazioni vocali, ordinando a United di mantenere FL340. Tuttavia, l’aereo era già in salita e ha oltrepassato i 34.500 piedi. È stato il sistema TCAS (Traffic Collision Avoidance System), indipendente dai controllori, a rilevare la situazione critica. Il sistema ha emesso un allarme urgente: “Traffic! Traffic!... Descend!”, a cui l’equipaggio ha risposto immediatamente, riportando l’aereo a quota sicura.
Il Canada’s Transportation Safety Board (TSB) ha classificato l’evento come Classe 5, indicante un incidente senza danni né feriti, ma con valore per future analisi di sicurezza. Anche se nessuna collisione è avvenuta, l’episodio ha evidenziato ancora una volta le vulnerabilità nelle comunicazioni testuali in spazi aerei dove il radar non è presente, come nel vasto settore oceanico.
Questo incidente si aggiunge a una serie crescente di quasi-collisioni che stanno attirando l’attenzione delle autorità aeronautiche statunitensi e canadesi, specialmente in un contesto di carenza di controllori di volo, sistemi datati e aumento del traffico transatlantico post-pandemia.
In questo caso, la prontezza dei piloti, l’intervento del TCAS e la reattività dell’ATC hanno evitato il peggio. Ma la lezione è chiara: affidarsi solo alle comunicazioni automatiche in ambienti complessi come l’oceano può portare a errori gravi. Il rafforzamento delle procedure di verifica, l’addestramento e l’aggiornamento dei protocolli CPDLC saranno essenziali per prevenire episodi simili in futuro.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy