Toscana
Giampiero Sammuri
Dopo tredici anni alla guida del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri conclude il suo incarico lasciando un segno profondo e duraturo nella storia della più grande area marina protetta d’Europa.
Il suo mandato è stato caratterizzato da una visione chiara: proteggere, valorizzare e rigenerare. Con competenza scientifica, spirito istituzionale e una passione autentica per l’ambiente, Sammuri ha guidato il Parco in un percorso di crescita e riconoscimento nazionale e internazionale.
Tra i risultati più significativi, spicca la reintroduzione del falco pescatore, una delle storie di successo più emblematiche della conservazione in Italia. A questa si affianca l’intenso lavoro svolto per il recupero degli ecosistemi marini e la protezione dei fondali, così come l’impegno costante nella lotta contro ogni forma di degrado ambientale. La sua azione si è sempre mossa lungo una direttrice coerente, fondata sulla scienza, la responsabilità e il rispetto per il territorio.
Allo stesso tempo, Sammuri ha saputo coinvolgere comunità locali, istituzioni e visitatori in un dialogo costruttivo, rafforzando la consapevolezza collettiva sul valore della tutela ambientale e dell’identità naturale dell’Arcipelago.
Particolarmente significativo è stato il fatto che l’intero mandato sia stato svolto a titolo gratuito. Un gesto che testimonia una dedizione autentica, lontana da interessi personali, e che conferma il profilo di un uomo che ha messo competenze e tempo al servizio della natura.
L'isola di Pianosa, una parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
A rendergli omaggio è anche l’onorevole Marco Simiani, che ha voluto sottolineare:
“Dopo 13 anni alla guida del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, oggi salutiamo e ringraziamo Giampiero Sammuri per il lavoro straordinario svolto in questi anni. Con passione, competenza e una visione profonda della tutela ambientale, ha saputo trasformare il nostro arcipelago in un modello di gestione sostenibile e innovativa. […] Un mandato svolto a titolo gratuito, esempio di dedizione e competenza al servizio del nostro patrimonio naturale.”
Sammuri lascia un Parco più solido, più conosciuto e più rispettato. Un’eredità fatta di concretezza e visione, che continuerà a ispirare chi crede in un futuro dove uomo e ambiente possono convivere in armonia.
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