Paura per la delegazione della Diocesi di Grosseto in Israele durante l'attacco all'Iran: "Stiamo bene, rientriamo"

Sta rientrando in Italia il gruppo dei vescovi toscani che si trovava in pellegrinaggio in Terra Santa al momento dell'attacco missilistico di Israele all'Iran, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno. La delegazione maremmana era composta dal vescovo della diocesi di Grosseto-Roselle e Pitigliano-Sovana-Orbetello, Bernardino Giordano, accompagnato da altri sacerdoti e dal responsabile della comunicazione della diocesi, il giornalista Giacomo D’Onofrio.

Lo stesso Giacomo D'Onofrio, dalla sua pagina Facebook, ha usato parole tranquillizzanti: "Rassicuro tutti: stiamo bene e siamo sereni. Ci troviamo ad Amman, capitale della Giordania, dove siamo arrivati intorno alle 16. Ora siamo in attesa di novità per il volo che ci riporterà in Italia". 

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Al momento – nel pomeriggio di oggi, venerdì 13 giugno – i vescovi toscani sono entrati in Giordania dopo essere partiti nella mattinata da Gerusalemme. La delegazione è guidata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, ed è stata costretta a interrompere prematuramente il pellegrinaggio in Terra Santa a causa dell’escalation militare. La chiusura dello spazio aereo israeliano e l’interruzione dei collegamenti aerei, tra cui l’aeroporto di Tel Aviv, hanno reso impossibile il rientro previsto in Italia dalla città israeliana. La Custodia di Terra Santa ha organizzato dunque il trasferimento ad Amman, da dove faranno rientro in Italia con il primo volo disponibile. Il gruppo è alla frontiera e sta sbrigando le pratiche per il visto. Sono attesi al Terra Santa College di Amman, dove si recheranno in pullman, e proveranno a partire per l'Italia già nella giornata di oggi se ci saranno le condizioni.

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Sulla vicenda interviene il deputato grossetano Fabrizio Rossi (FdI): “Sto costantemente monitorando l’evolversi della situazione – dichiara – con l’auspicio che la delegazione rientri in Italia quanto prima. Sono in contatto costante con la Farnesina. Seguo con attenzione e apprensione la vicenda e mi unisco alla preoccupazione dei familiari e delle comunità locali che attendono con ansia notizie rassicuranti sul ritorno in sicurezza dei pellegrini”.