Maremma
Il clarinettista Antonio Galella
C’era anche un po’ di Maremma martedì 10 giugno a Genova, alla cerimonia ufficiale che ha celebrato il ritorno dell’Amerigo Vespucci, la nave scuola più bella del mondo, dopo due anni e quasi 50.000 miglia nautiche di navigazione intorno al globo. Tra le note solenni eseguite dalla prestigiosa Banda Interforze, spiccava il talento di Antonio Galella, primo clarinetto solista della Guardia di Finanza, nato ad Arcidosso e da quasi trent’anni residente con la famiglia a Sasso d’Ombrone, nel comune di Cinigiano.
Galella ha avuto un ruolo di rilievo all’interno della formazione orchestrale “Meravigliosa”, composta dal coro del Teatro Carlo Felice di Genova e da oltre 250 elementi delle bande musicali di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. Il concerto, andato in diretta su Rai Uno all’interno della trasmissione Buon Vento Italia condotta da Antonella Clerici e Serena Autieri, è stato il culmine di una giornata di celebrazione nazionale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato.
"Siamo profondamente orgogliosi – ha dichiarato il sindaco di Cinigiano Luciano Monaci – che un nostro concittadino abbia preso parte a una manifestazione di tale prestigio. La Banda Interforze rappresenta il vertice della musica militare nazionale, e il ruolo di primo clarinetto affidato ad Antonio Galella testimonia la sua professionalità, il talento e la dedizione con cui da sempre onora la musica e il nostro territorio."
Antonio Galella a Genova davanti all'Amerigo Vespucci
Oltre al prestigioso incarico a livello nazionale, Galella è da tempo un punto di riferimento anche per la scena musicale locale. Collabora regolarmente con il Corpo Bandistico “Ruggero Francisci” di Cinigiano, dove si esibisce con generosità e raffinatezza, regalando performance di altissimo livello e contribuendo alla crescita culturale della comunità.
La cerimonia per la fine del tour mondiale della Vespucci è stata un momento solenne e carico di significato, tra memoria, orgoglio nazionale e visione del futuro. In questa cornice maestosa, la presenza del Maestro Galella ha rappresentato idealmente anche tutte le eccellenze “silenziose” della nostra terra, quelle che non cercano visibilità ma che portano ovunque il valore dell’impegno, della bellezza e della cultura.
Antonio Galella, con il suo clarinetto e la sua umanità, ha suonato per l’Italia. E con lui, un’intera comunità maremmana ha vibrato all’unisono sulle onde della musica e dell’orgoglio.
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