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Maremma

A 9 anni sul tetto dell’Appennino: Pietro Musella conquista la Via degli Dei in bicicletta

Il piccolo elbano percorre 130 chilometri tra Bologna e Firenze, diventando simbolo di tenacia e amore per la natura

Chiara Galeazzi

10 Giugno 2025, 10:20

Pietro Musella in sella alla sua bicicletta

Pietro Musella in sella alla sua bicicletta

Ha solo 9 anni, ma la forza e la tenacia di chi sa affrontare le sfide con il cuore. Pietro Musella, giovane elbano, ha percorso in bicicletta130 chilometri della Via degli Dei, il celebre cammino che collega Bologna a Firenze attraversando l’Appennino Tosco-Emiliano. Un’impresa emozionante, che ha colpito la comunità – e non solo.

Ad accompagnarlo in questa straordinaria avventura, il padre, compagno di viaggio e testimone di ogni fatica, ogni salita, ogni traguardo raggiunto. Insieme hanno affrontato salite impervie, boschi, discese e panorami mozzafiato, tappa dopo tappa, fino ad arrivare a destinazione. Un percorso difficile perfino per gli adulti, che Pietro ha invece portato a termine con determinazione, entusiasmo e spirito d’avventura.

Il piccolo Pietro durante la sua avventura 

A celebrare il piccolo ciclista è stato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che in un post pubblicato sui social ha voluto condividere l’orgoglio per questo risultato:

“A soli 9 anni, Pietro Musella, giovane elbano, ha compiuto un’impresa straordinaria: ha percorso in bicicletta la Via degli Dei, un itinerario di circa 130 km che collega Bologna a Firenze attraverso l’Appennino Tosco-Emiliano.”

Il gesto di Pietro è diventato così un simbolo di forza, resistenza e di amore per la natura e per il territorio. L’impresa si inserisce perfettamente in quella visione di turismo sostenibile che la Regione Toscana sta promuovendo, con sempre maggiore attenzione ai cammini, ai sentieri storici e alla valorizzazione dei paesaggi naturali.

“Come Regione Toscana – ha aggiunto Giani nello stesso post – continuiamo a valorizzare tutti i cammini e sentieri che offre la nostra splendida terra!”

Ma ciò che Pietro ha realizzato va oltre la fatica fisica. Il suo viaggio è diventato un esempio di coraggio, curiosità e scoperta. Ha acceso l’ammirazione di chi lo ha seguito e il sogno di tanti altri bambini. In un’epoca di distrazioni digitali, la sua storia ci ricorda che l’avventura più vera si vive a contatto con la terra, pedalata dopo pedalata, accanto a chi ci ama.

Un bambino, una bici, e una montagna da superare: Pietro ce l’ha fatta. E con lui, ha vinto anche la Toscana.

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