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POLITICA

Referendum, l'affluenza più bassa di tutta la Toscana è in provincia di Grosseto: solo Monterotondo supera il 50%, primato negativo a Campagnatico

In un solo Comune maremmano sarebbe valido il risultato della consultazione referendaria. Tra chi ha votato stravince il "Sì" per tutti e cinque i quesiti

Gianluca Domenichelli

09 Giugno 2025, 19:13

Referendum, il quorum più basso di tutta la Toscana è in provincia di Grosseto: solo Monterotondo supera il 50%, primato negativo a Campagnatico

Nella giornata segnata a livello nazionale dal mancato raggiungimento del quorum dei votanti per i 5 referendum popolari, la provincia di Grosseto riesce comunque a distinguersi. In negativo. 

Se la Toscana si conferma la regione con la più alta affluenza in Italia, con una media del 39,10%, trainata soprattutto dalla provincia di Firenze che ha raggiunto il 46,02%, l'affluenza complessiva in provincia di Grosseto si è attestata al 31,46%, leggermente superiore alla media nazionale del 30,55% ma nettamente la più bassa tra le province toscane.

Uno dei pochi dati di rilievo per la provincia di Grosseto arriva dal Comune di Monterotondo Marittimo, dove l’affluenza ha superato il 51%, con il quorum raggiunto per tutti i quesiti referendari. Traguardo solo simbolico, visto che per la validità dei risultati si prende in considerazione unicamente il dato complessivo nazionale. Al secondo posto – ma comunque sotto il quorum – Montieri con il 46,33%, al terzo posto Castell'azzara con il 35,93%. Primato negativo al Comune di Campagnatico con una percentuale di votanti di appena il 22,37%. Appena sopra il Comune di Isola del Giglio con il 22,5% e Seggiano con il 25,11%. 

Tra i principali Comuni della provincia, i dati di affluenza maggiori arrivano da Follonica con il 35,12%, seguita da Gavorrano (34,71%) e Grosseto, (32,03%).

Nonostante il mancato raggiungimento del quorum a livello nazionale, lo spoglio delle schede ha comunque evidenziato una netta prevalenza dei "Sì" su tutti e cinque i quesiti referendari: sì al dimezzamento degli anni di residenza necessari per la cittadinanza, sì al quesito sulla sicurezza sul lavoro, sì alla tutela dei contratti a termine, sì al contratto di lavoro a tutele crescenti e licenziamenti illegittimi, sì ai limiti all’indennità in caso di licenziamento. 

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