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GROSSETO

Al mercato la Giornata nazionale "Pesca amica", tutti gli eventi: "Basta pescato d'importazione, c'è rischio di contaminazioni"

Roberto Bata

04 Giugno 2025, 19:15

Al mercato la Giornata nazionale "Pesca amica", tutti gli eventi: "Basta pescato d'importazione, c'è rischio di contaminazioni"

Più acciughe, calamari, triglie e tombarelli dai mari italiani; meno pangasio del Vietnam, gamberoni dallo Sri Lanka, orate dalla Tunisia e cozze al mercurio dalla Spagna. È all'insegna di questo principio che sabato 7 giugno fa tappa a Grosseto la Giornata nazionale "Pesca amica": appuntamento dalle ore 10.30 al mercato di Campagna Amica in via Roccastrada 2. Il progetto itinerante è realizzato da Coldiretti Pesca con il sostegno del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Per tutta la mattina, nell’area del mercato, ci sarà l’occasione di partecipare a degustazione di pescato locale in abbinamento ai vini, showcooking con i cuochi contadini e tanti momenti informativi per orientarsi di fronte al banco del pesce mentre i bambini potranno imparare i segreti dei pescatori attraverso laboratori e giochi a tema.

“Con questa iniziativa – spiega Daniela Borriello, responsabile nazionale Coldiretti Pesca – vogliamo promuovere la conoscenza delle specie, valorizzare il consumo sostenibile di pesce, in abbinamento ai prodotti enogastronomici dei territorio. Il progetto punta a creare un modello virtuoso che coniuga sostenibilità, cultura alimentare e rilancio economico delle nostre imprese”.

La marineria toscana, e in particolare dell’Argentario, è una delle più importanti d’Italia con una flotta composta da quasi 600 pescherecci, 1.200 addetti diretti e un valore alla produzione di circa 60 milioni di euro. Nel mare antistante la Toscana si pescano naselli, seppie, totani, palamite, sugarelli, orate, branzini, scampi, mazzancolle, gamberi, triglie, sgombri, tonno rosso, muggini, aragoste, astici, pesce spada, polpi, pagelli, cicale, saraghi, sogliole, sardine, cernie, lampughe, rane pescatrici e tante altre specie che rappresentano la quintessenza del pescato tricolore.

“Troppo spesso portiamo a tavola pesce che arriva da migliaia di chilometri, allevato o pescato in acque inquinate o con tecniche non sostenibili – spiega Simone Castelli, presidente di Coldiretti Grosseto –. Le allerte sanitarie europee indicano che la maggior parte delle contaminazioni da mercurio, antibiotici vietati o istamina proviene proprio dal pesce d’importazione. Il nostro mare, invece, ci offre specie locali fresche, sane, sicure, a filiera corta. Sapere cosa mangiamo, da dove viene e chi lo ha pescato, è oggi la vera forma di tutela della salute”.

In occasione della giornata sarà possibile firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella Ue. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime.

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