Sognando... Ballando con le stelle
Rocco Hunt
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Rocco Hunt, all’anagrafe Rocco Pagliarulo, è ospite oggi venerdì 23 maggio. Certamente! Ecco come puoi formattare il testo utilizzando semplici tag HTML e mettendo in grassetto le parole importanti: Sognando... Ballando con le stelle. E' una delle figure più emblematiche del nuovo rap italiano. Nato a Salerno il 21 novembre 1994, incarna l’evoluzione di un genere che da strada e ribellione si è fatto voce popolare, veicolo di messaggi sociali, e talvolta poesia urbana. In lui convivono lo spirito combattivo del Sud, l’energia delle nuove generazioni e un talento lirico che lo ha reso amatissimo anche oltre i confini del rap.
Cresciuto nel quartiere Pastena di Salerno, in una famiglia umile, Rocco inizia a scrivere i suoi primi versi da giovanissimo, influenzato dalla scena hip hop campana e dalla realtà difficile che lo circonda. Il suo stile iniziale è ruvido, diretto, rabbioso, ma già allora dotato di una profondità rara.
Nel 2010 pubblica il suo primo mixtape, A’ music è speranz, autoprodotto, che circola sottotraccia ma comincia a far parlare di sé. Il vero salto arriva con la vittoria del Festival di Sanremo 2014 nella sezione “Nuove Proposte” con Nu juorno buono, un brano che diventa manifesto di riscatto per tanti giovani del Sud Italia. Da quel momento Rocco non si ferma più.
Con gli album SignorHunt (2015), Libertà (2019) e Rivoluzione (2021), Rocco Hunt si allontana progressivamente dal rap crudo degli esordi per abbracciare una formula più pop-rap, caratterizzata da ritornelli orecchiabili, produzioni estive e collaborazioni con artisti mainstream. Un percorso che gli ha attirato qualche critica dai puristi del rap, ma che ha dimostrato la sua capacità di evolversi, conquistare il mercato e rimanere fedele a sé stesso.
Tra i suoi brani di maggiore successo ci sono Ti volevo dedicare (con J-Ax e Boomdabash), A un passo dalla luna (con Ana Mena) e Caramello (con Elettra Lamborghini e Lola Indigo), veri e propri tormentoni estivi che hanno scalato le classifiche europee.
Prima di emergere come artista solista, Rocco ha scritto testi per altri cantanti italiani, molti dei quali pop. Ancora oggi lavora come autore per grandi nomi, spesso in incognito. Rocco ha dichiarato in più interviste di avere una vera passione per la poesia e la letteratura. Ama leggere Eduardo De Filippo e Pasolini, e molti dei suoi testi contengono citazioni e riferimenti culturali nascosti. Rocco è diventato padre a soli 22 anni. Suo figlio Giovanni è spesso presente nei suoi post sui social, e la paternità ha avuto un forte impatto sulla sua maturazione personale e artistica.
Nel brano "Demone santo", Rocco Hunt mette in luce le contraddizioni profonde e i lati oscuri della realtà del Sud Italia. Il rapper cita in particolare in dialetto napoletano la tragedia di Scampia, puntando il dito contro l’assenza dello Stato e l’abbandono delle periferie: "Quelle povere creature morte sotto al ballatoio per me sono vittime dello stato e dell’abbandono". Prosegue poi con una riflessione sull’inutilità dei gesti simbolici post-tragedia: "A cosa serve dopo, il presidente che fa le condoglianze, il tricolore sulle bare bianche, a cosa serve il crocefisso se poi Cristo in queste case non ci entra?".
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