Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Scansano

Inaugurato il 'Giardino della Legalità': un omaggio a Rita Atria e ad altre vittime della mafia

Carolina  Brugi

13 Aprile 2025, 09:19

L'inaugurazione del "Giardino della Legalità"

L'inaugurazione del "Giardino della Legalità"

L'area verde situata davanti alle ex scuole di Baccinello è stata arricchita con l'inaugurazione del "Giardino della Legalità", un progetto realizzato da AUSER Scansano OdV - ETS in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Scansano, il gruppo Agende Borsellino Grosseto - Peppino Impastato e la Pro Loco di Baccinello.

Si tratta del terzo giardino inaugurato finora e ne seguiranno altri nelle diverse frazioni del Comune. La cerimonia è stata condotta dal giornalista Carlo Sestini, che ha coordinato gli interventi susseguitisi nel corso del pomeriggio. Tra i partecipanti, la sindaca di Scansano, Maria Bice Ginesi, e il vicesindaco Matteo Ceriola, i quali hanno portato i saluti dell'Amministrazione comunale. A loro sono seguiti gli interventi di Carlo Pellegrini, presidente di Auser Scansano ODV - ETS, Franco Miglianti, presidente territoriale di Auser Grosseto, Marzia Maestrello del gruppo Peppino Impastato di Grosseto del Movimento Agende Rosse, e Maurizio Pascucci in rappresentanza della Fondazione Caponnetto. Ospite d'onore della manifestazione è stata Piera Aiello, testimone di giustizia e cognata di Rita Atria.

Rita, figlia di un boss mafioso, collaborava con il giudice Paolo Borsellino. Dopo l'attentato di via D'Amelio del 1992, non riuscì a sopportare il dolore e si tolse la vita a soli 17 anni.

Il Giardino della Legalità nella frazione mineraria è stato dedicato proprio a Rita Atria, con uno dei melograni piantati nello spazio antistante le ex scuole in suo onore. Altri melograni sono stati dedicati ad Antonio Spartà e ai suoi figli Pietro Vincenzo e Salvatore, assassinati nel loro ovile a Randazzo per essersi opposti al pagamento del pizzo. Un ulteriore melograno è stato consacrato a Peppino Impastato, il giovane giornalista e attivista di Cinisi che, attraverso la sua Radio Aut, denunciava con coraggio e ironia i crimini dei boss mafiosi, nonostante le sue origini familiari colluse. La sua voce, soppressa il 9 maggio 1978 da Cosa Nostra, continua a risuonare nella lotta civile contro la mafia. Infine, un melograno è stato dedicato a Francesca Morvillo, magistrata e moglie di Giovanni Falcone, uccisa insieme a lui nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.

Oltre ai melograni, è stata piantata una ginestra in memoria delle vittime della strage di Portella della Ginestra, il primo massacro dell'Italia repubblicana, che ci ricorda quanto la lotta per la giustizia sia stata e continui ad essere segnata da sangue innocente.

Successivamente, l'evento è proseguito con un rinfresco, durante il quale sono stati offerti prodotti provenienti dalle terre liberate dalle mafie, simbolo concreto di una possibile alternativa. È stata inoltre presentata la mostra "1, 10...100 Agende Rosse", curata dal Gruppo Peppino Impastato di Grosseto. Grazie all'associazione La Miniera, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di visitare gratuitamente il Museo della Miniera e di ammirare l'esposizione presente.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie