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Grosseto

Il Comune chiude le colonie feline: scatta la protesta di Occhi di Gatto

Roberta Bogi Pagnini

30 Marzo 2025, 14:36

Grosseto, allarme per la situazione dei gatti randagi. Il comitato: "Li porteremo tutti in Comune"

Il problema delle colonie feline in città, è molto sentito. Soprattutto da tutte quelle persone che in modo volontario, ogni giorno, si prendono cura dei tanti gatti randagi che ci sono in città. E insieme a loro, c'è l'associazione Occhi di Gatto ODV che da tempo sta portando avanti una battaglia contro alcune regole imposte dal Comune che non "vanno d'accordo", con le esigenze degli amici a 4 zampe in difficoltà.

"Altro che “Il mio Mao”! - dicono dall'associazione Occhi di Gatto - L’Amministrazione comunale di Grosseto sta chiudendo
alcune colonie feline e sta rifiutando il censimento di altre; un ostacolo alle attività dei volontari che cercano di aiutare tanti altri gatti “Mao”, lontano dai riflettori. È quanto ci viene segnalato da alcune custodi di colonie feline, recapitandoci le lettere e le determinazioni dirigenziali prodotte negli ultimi mesi dal Comune di Grosseto".

L’associazione Occhi di Gatto rinnova l’appello urgente al Comune di Grosseto affinché affronti l’emergenza randagismo felino e adotti misure concrete per la tutela di tutti gli animali. Secondo i dati ufficiali, nel 2023 sono stati censiti oltre 3.200 gatti liberi a fronte di soli 600 interventi di sterilizzazione da parte dell’Asl. Nel 2024 la situazione è ulteriormente peggiorata, con un incremento significativo del numero dei gatti da sterilizzare e delle cucciolate abbandonate. Il 2025 non sarà da meno.

"Sono trascorsi tre mesi - proseguono - dalla manifestazione di protesta sotto al Municipio ma, nonostante i ripetuti appelli delle associazioni di volontariato, l’Amministrazione comunale non ha ancora adottato misure adeguate per arginare questa
emergenza. Il peso della gestione degli animali randagi continua a ricadere esclusivamente sui volontari, ormai allo stremo delle forze e costretti a sostenere ingenti spese personali per garantire cure e sterilizzazioni.
Per queste ragioni, ai sensi del Regolamento del Consiglio comunale di Grosseto, articolo 14 commi 4 e 6, articolo 15 comma 5, chiediamo alla Presidente Simonetta Baccetti di convocare con urgenza la III Commissione consiliare in modalità aperta alla partecipazione di tutte le associazioni di tutela degli animali operanti sul nostro territorio - di cui alleghiamo l’elenco ed i riferimenti - insieme all’Assessora, al Dirigente e alla Funzionaria dell’Ufficio affari animali, con un ordine del giorno che preveda:

1. la verifica sul rispetto della normativa vigente in materia di colonie feline;
2. la modifica e l’aggiornamento del regolamento comunale per la tutela degli animali,
che in alcuni punti appare in contrasto con la normativa vigente (attraverso la
redazione di una Proposta di deliberazione consiliare);
3. l’impegno del Sindaco e della Giunta a promuovere una efficace campagna di
sterilizzazione dei gatti liberi e di proprietà, in modo da contrastare il proliferare del
randagismo (attraverso la redazione di una Mozione consiliare);
4. l’individuazione di locali adeguati per il ricovero temporaneo e lo stallo dei gatti in
difficoltà, oltre a risorse economiche per le cure veterinarie (attraverso la redazione dei
relativi atti amministrativi);
5. l’istituzione della Consulta per gli animali, per garantire un dialogo costante tra
l’Amministrazione e le associazioni che operano sul territorio, attraverso la presa in
esame della Proposta di deliberazione consiliare di iniziativa popolare già depositata
presso gli uffici del Comune di Grosseto;
6. la raccolta e la discussione di proposte per il benessere dei cani e la tutela della
fauna selvatica presente sul territorio comunale, al fine di garantire un’adeguata
protezione e gestione di tutte le specie animali.

L’emergenza non può più aspettare. Se il Comune non adotterà misure concrete nei tempi più brevi possibili, saremo costretti ad intraprendere nuove azioni per portare questa grave situazione all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni competenti".

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