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AMBIENTE

Anche il Consorzio del Montecucco dice no all'impianto eolico all'Abbandonato

Il presidente Basile: "Minaccia concreta all'equilibrio dei suoli e alle ricadute economiche"

Roberto Bata

25 Ottobre 2025, 18:39

Anche il Consorzio del Montecucco dice no all'impianto eolico all'Abbandonato

Un vigneto del Montecucco (foto d'archivio)

Anche il Consorzio tutela vini Montecucco dice no al progetto per la realizzazione di un impianto eolico in località l'Abbandonato, nel Comune di Arcidosso, con opere e infrastrutture connesse anche nei Comuni di Civitella Paganico, Cinigiano, Campagnatico, Roccalbegna e Manciano. "Un progetto di ampia portata e dall’enorme impatto paesaggistico – fanno sapere dal consorzio – che, se approvato, andrà a minare non solo l’integrità di un territorio inalterato e vocato all’agricoltura che ha fatto della simbiosi con la natura e del rispetto della biodiversità i propri punti di forza ma anche un’economia che da ormai trent’anni investe in un enoturismo di qualità volto a promuovere proprio l’originalità di questo volto selvaggio della Toscana". 

Il consorzio riunisce 68 aziende socie e copre un territorio di circa 800 ettari potenziali di vigneto e una produzione di oltre 1 milione di bottiglie. "Il Montecucco – spiegano – è da sempre sinonimo di sostenibilità e di buone pratiche agronomiche: la produzione agroalimentare è rappresentata per la maggior parte da piccole o medie aziende a conduzione familiare circondate da vigneti, boschi, seminativi e olivi e la vasta offerta enoturistica fa leva proprio sulla natura autentica e sui paesaggi incontaminati dell’areale, oltre che su storia, cultura ed enogastronomia. "È evidente – commenta il presidente del consorzio, Giovan Battista Basile – come impianti di questo calibro non siano compatibili e anzi arrechino danno ad un territorio naturalmente vocato alla coltivazione e alla tutela della biodiversità. Si tratta di una minaccia concreta all’equilibrio ecologico dei suoli e degli agroecosistemi, al mantenimento delle pratiche agricole tradizionali e biologiche, alla salvaguardia del paesaggio agrario e alla qualità della vita nelle comunità rurali. Per non parlare delle ricadute economiche su un territorio che ha conosciuto una crescente valorizzazione turistica basata sulla rete degli agriturismi e sulla ricchezza dei percorsi naturalistici”.

Il Consorzio si dichiara "assolutamente favorevole alla sostenibilità ambientale e alle energie alternative, purché sviluppate nel rispetto e a misura del territorio" “Da sempre – aggiunge Basile – le nostre aziende hanno una vocazione green e la sostenibilità resta il focus della nostra Denominazione, come dimostrato dall’ultima indagine condotta tra gli associati, che attesta il 95% di quota di produzione certificata bio per la Doc e il 91,5% per la Docg, e dalla recente istituzione del Distretto Biologico Montecucco. In questo progetto di sostenibilità rientrano sicuramente anche le energie rinnovabili, ma riteniamo che la strada da percorrere per impegnarci realmente nel sostegno dell’ecosistema e nella riduzione degli impatti non sia certamente quella della deturpazione del paesaggio, soprattutto quando quel paesaggio, attraverso l’enoturismo, rappresenta una fonte imprescindibile di sostenibilità economica e sociale, oltre che ambientale”. Il termine per presentare le osservazioni è fissato a domenica 26 ottobre 2025. 

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