L'avevano annunciato. E l'hanno fatto. I Comuni di Cinigiano e di Civitella Paganico hanno presentato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e alla Regione Toscana le proprie osservazioni in merito al progetto per l’installazione di sette aerogeneratori in località l’Abbandonato, nel Comune di Arcidosso. Secondo le Amministrazioni comunali "il progetto presenta numerose criticità, sia dal punto di vista paesaggistico che tecnico-operativo, con rischi per l’economia locale e lacune progettuali rilevanti". Cinigiano e Civitella Paganico hanno quindi espresso "parere contrario, chiedendo maggiore chiarezza, regole più stringenti e una pianificazione condivisa, per evitare che lo sviluppo delle energie rinnovabili avvenga a scapito del paesaggio e dell’economia locale".
“L’Amministrazione comunale di Cinigiano – premete il sindaco Luciano Monaci – è favorevole alle energie rinnovabili e lo dimostra la recente costituzione della Cer Cinigiano Ets, la comunità energetica locale che punta alla condivisione di energia da fonti rinnovabili. Tuttavia, crediamo che il raggiungimento degli obiettivi europei sulle rinnovabili al 2030 debba avvenire in modo sostenibile e responsabile. La transizione ecologica è un processo fondamentale, ma deve procedere di pari passo con la tutela del lavoro e del benessere del territorio”.
Il tema è stato al centro di un incontro pubblico nella sala consiliare di Cinigiano, martedì 21 ottobre, alla presenza dei sindaci di Arcidosso e Civitella Paganico, con una grande partecipazione da parte dei cittadini, degli operatori del settore turistico e agricolo e dei rappresentanti delle associazioni di categoria.
"Il progetto, che prevede sette aerogeneratori alti circa 200 metri localizzati a poche centinaia di metri dal confine amministrativo, viene ritenuto dall’amministrazione di Cinigiano fortemente impattante sul paesaggio, in contrasto con le linee del Pit regionale, e potenzialmente dannoso per il comparto turistico-ricettivo e per l’agroalimentare di qualità, due pilastri dell’economia locale. L’identità visiva del nostro territorio rischierebbe di essere compromessa — aggiunge Monaci — con ripercussioni su settori che hanno beneficiato di importanti investimenti negli ultimi anni. Inoltre, gli interventi previsti sulla viabilità riguardano aree a rischio frana e sono stati presentati in modo approssimativo, senza adeguata documentazione tecnica”.
Netta anche la posizione del sindaco di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, anche a proposito del metodo con cui il progetto è stato proposto sul territorio. “Questa modalità, definibile a dir poco violenta – dichiara il sindaco Biondi – costringe le amministrazioni a un lavoro importante nel creare argine a progetti di questa portata che, se non accuratamente valutati e osteggiati, ove necessario, possono compromettere irreversibilmente il nostro territorio e il faticoso percorso di valorizzazioni che le amministrazioni stanno portando avanti. Questo non significa chiusura, ma visione e prospettiva. Siamo consapevoli di dover fare la nostra parte nel processo di transizione energetica, ma ciò non significa accettare tutto ciò che viene proposto solo perché rinnovabile senza valutarne le effettive ricadute. Ad oggi i progetti presentati non consentono questo e quindi chiediamo rispetto attraverso proposte progettuali concrete, che tengano davvero conto del territorio e rappresentino in maniera trasparente gli impatti e le reali ricadute in termini economici e occupazionali, ciò al fine di mettere sulla bilancia tutto ciò che questi interventi rappresentano”.
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