IL CASO
Il Comitato per lo sviluppo sostenibile di Rispescia – come annunciato – ha portato a Festambiente la protesta per l'installazione di un'antenna 5G a ridosso dell'abitato della frazione. La manifestazione ambientalista, in corso in questi giorni, ha sede proprio nella frazione, nella struttura ex Enaoli, e l'occasione era propizia per portare ancor più all'attenzione pubblica un caso destinato a sfociare in un ricorso al Tar, visto il muro contro muro tra il Comitato e il Comune di Grosseto.
Una rappresentanza del Comitato a Festambiente, con tanto di maglietta
Una rappresentanza del Comitato – in testa il presidente Carmine Caracciolo – si è presentata al taglio del nastro di Festambiente indossando una maglietta verde con la scritta "Non sulle nostre teste" e ha atteso il momento dei saluti istituzionali sul palco: proprio all'inizio dell'intervento dell'assessore all'Ambiente del Comune di Grosseto, Erika Vanelli, che ha portato il saluto del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, le hanno voltato le spalle e se ne sono andati.
Una "contestazione silenziosa" ma simbolica, dopo numerosi incontri con i rappresentanti delle istituzioni che evidentemente non hanno portato a intravedere la speranza di un dietrofront all'installazione dell'impianto, i cui lavori sono peraltro già in corso nella frazione.
E se il Comune insiste nel sostenere di non avere alcuna competenza in materia, demandando tutto ad Arpat, il Comitato – proprio in vista del ricorso al Tar – ha nominato l'avvocato Alessandro Biamonte. La battaglia continua.
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