Amiata
Sergio Magi al traguardo del Passatore
A 65 anni, quando molti si godono una meritata pensione, Sergio Magi corre. O meglio: cammina, corre, resiste e vince, nel modo più autentico in cui si possa intendere la parola “vittoria”. Per la terza volta, Sergio ha tagliato il traguardo della leggendaria 100 km del Passatore, la durissima ultramaratona che da Firenze a Faenza mette alla prova anche i più esperti podisti d’Italia.
Con i suoi 3.500 metri di dislivello, la gara è un vero e proprio viaggio nelle emozioni, nei limiti del corpo e nella forza della mente. Sergio l’ha completata in 15 ore: un giorno intero quasi, tra salite, discese, fatica, sudore, ma sempre con uno sguardo avanti, spinto da una passione incrollabile e dal supporto costante del suo allenatore Claudio Guccini.
Nato a Santa Fiora e tesserato con l’Atletica Follonica, Magi è oggi un simbolo. Non solo per chi lo conosce, ma per chiunque creda che la determinazione non abbia età. Le sue imprese parlano di costanza, di sacrificio e di un amore per lo sport che travalica il cronometro e i piazzamenti.
Nel silenzio delle sue imprese, Sergio dà voce a un messaggio potente: non è mai troppo tardi per affrontare una sfida, per mettersi in gioco, per inseguire un sogno con le proprie gambe, un passo dopo l’altro.
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