GROSSETO
Una centrale nucleare (foto d'archivio)
Con l’iter legislativo in corso del disegno di legge presentato dal Governo per il rilancio del nucleare in Italia, il gruppo Grosseto Città Aperta rilancia il tema per la Maremma, "se si pensa – ricordano – che solo quattro anni fa l’area di Campagnatico è stata qualificata come idonea ad ospitare un deposito per le scorie radioattive nucleari. All’epoca ci fu una levata di scudi bipartisan. Insieme al presidente della regione Giani ed ai gruppi politici di centrosinistra, anche l’intera compagine di destra si schierò contro, in testa il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna che intervenne con dichiarazioni perentorie: 'La Maremma è una terra che vive di agricoltura e turismo. Portare sul territorio un deposito di scorie radioattive non si sposa con questa vocazione'. Ebbene, è bastato un cambio di casacca, da civico a fedele alfiere di Forza Italia, per trasformarlo in fervente sostenitore del nucleare. Magari a casa nostra, perché no?".
"Qualche giorno fa – ricordano ancora da Grosseto Città Aperta – Vivarelli Colonna ha affermato 'Sono convinto che le rinnovabili siano fondamentali, ma…' con un ‘ma’ grosso come una casa perché preludeva anche alla dichiarata apertura, in prospettiva, al ritorno del nucleare. E così Grosseto Città Aperta ha presentato in Consiglio comunale un’interrogazione per sapere se il sindaco ritenga idonea ovvero compatibile la realizzazione di uno o più impianti nucleari nel territorio toscano e, in particolare, nel territorio della provincia e del comune di Grosseto, precisando quali azioni intenda realizzare affinché il nostro territorio non sia destinato dal governo alla installazione di una o più centrali nucleari. Sollecitato dall’interrogazione esposta dal capogruppo di Grosseto Città Aperta, Carlo De Martis, il sindaco non si è assunto la responsabilità di fornire una risposta diretta, ma ha chiaramente espresso la sua piena ed entusiasta adesione al piano del governo per la realizzazione di nuovi impianti nucleari. Certo è in buona compagnia, perché tutti gli esponenti locali di destra, da Fratelli d’Italia alla Lega, passando per Forza Italia, che ieri si erano sollevati contro la localizzazione di un deposito di scorie radioattive in Maremma, oggi invocano la realizzazione di impianti nucleari. Evidentemente, la fedeltà al partito prevale sulla tutela delle proprie comunità".
"Aree del nostro territorio, così come sono state qualificate idonee ad ospitare un deposito di scorie radioattive nucleari, potrebbero essere qualificate idonee ad ospitare anche una centrale nucleare nei piani di localizzazioni che il Governo si appresta a predisporre. In questo contesto, l’unico argine politico ad uno scenario del genere rimane la Regione Toscana, che lo scorso 30 luglio ha espresso voto contrario al piano del governo per il nucleare, ribadendo la scelta regionale a favore delle energie rinnovabili. È bene rammentare che i tanto decantati impianti nucleari di nuova generazione non eliminano le criticità strutturali che storicamente affliggono queste tecnologie. Sempre di fissione nucleare si parla, con i problemi irrisolti delle scorie radioattive e dei rischi di incidenti. E senza dimenticare che il nucleare di nuova generazione prevede costi altissimi e tempi lunghissimi di realizzazione. Occorre un cambio di passo, investendo seriamente sulla transizione energetica, rispettando i territori e lasciando perdere scommesse a perdere come quella sul nucleare e su una improbabile gestione di nuove scorie radioattive".
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