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POLITICA

Grosseto riconosce lo Stato di Palestina. Ma il sindaco esce dall'aula prima del voto

Approvazione bipartisan in Consiglio comunale dell'ordine del giorno presentato dalle minoranze

Roberto Bata

05 Settembre 2025, 17:29

Grosseto riconosce lo Stato di Palestina. Ma il sindaco esce dall'aula prima del voto

Il consiglio comunale di Grosseto (foto d'archivio)

Il Consiglio comunale di Grosseto ha approvato nella seduta di oggi – venerdì 5 settembre – il punto all'ordine del giorno che prevedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina, presentato dal gruppo consiliare Grosseto Città Aperta con gli altri gruppi di minoranza. Un'approvazione a maggioranza, ma bipartisan, con la partecipazione anche di alcuni consiglieri di centrodestra. Al momento del voto, però, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna non era in aula
"Oggi – scrive Carlo De Martis, capogruppo di Grosseto Città Aperta – il Consiglio comunale di Grosseto ha espresso il riconoscimento simbolico dello Stato di Palestina quale Stato sovrano, approvando a maggioranza l’ordine del giorno presentato da Grosseto Città Aperta unitamente a tutti gli altri gruppi di opposizione. Il sindaco sarà ora tenuto a chiedere formalmente al Governo nazionale di compiere gli atti necessari per il riconoscimento istituzionale dello Stato di Palestina e ad aderire alla Rete degli enti locali per i diritti del popolo palestinese, promuovendo percorsi di cooperazione, scambi culturali e iniziative di educazione alla pace. È solo una goccia nell’oceano della sofferenza in cui versa il popolo palestinese, ma anche un segnale forte contro l’indifferenza".
Il punto è stato approvato con il voto favorevole di tutti i consiglieri di opposizione, nonché dai consiglieri di maggioranza Serra (Gruppo misto), Pepi (Fratelli d'Italia) e Gabbrielli (Forza Italia), mentre gli altri consiglieri di maggioranza si sono astenuti. "Il sindaco, bontà sua – conferma il consigliere Carlo De Martis – si è dileguato poco prima della votazione".
Sul tema interviene anche Amedeo Gabbrielli, capogruppo di Forza Italia-Ppe: "Ho votato favorevole, nonostante il mio  emendamento non fosse stato accolto: era importante salvaguardare il popolo palestinese, in particolare donne, bambini e anziani. La pace richiede chiarezza e coraggio. Ho presentato un emendamento volto a inserire nel testo ufficiale il riconoscimento dello Stato di Palestina e un chiaro richiamo al percorso di pace in Medio Oriente. Purtroppo, l’emendamento non è stato accolto: un’occasione mancata, perché la politica ha il dovere di assumere posizioni nette sui principi fondamentali della pace. La mia proposta si fondava su alcuni punti irrinunciabili: condanna ferma e inequivocabile di Hamas, organizzazione terroristica responsabile del massacro del 7 ottobre 2023 e di numerosi altri crimini; distinzione netta tra Hamas e il popolo palestinese, le cui legittime aspirazioni all’autodeterminazione vengono ostacolate proprio dal terrorismo; riconoscimento dello Stato di Palestina in parallelo all’isolamento del terrorismo e al sostegno a un percorso diplomatico; riaffermazione che ogni forma di terrorismo, da chiunque compiuta, è incompatibile con i valori di civiltà, democrazia e diritto internazionale; necessità di reciproco riconoscimento tra Israele e Palestina, condizione essenziale per una pace giusta e duratura".
"Nonostante il mancato accoglimento dell’emendamento – conclude Gabbrielli – ho scelto di votare favorevolmente all’ordine del giorno, convinto che fosse fondamentale tutelare il popolo palestinese, in particolare donne, bambini e anziani, e mantenere aperto il confronto per soluzioni concrete di pace e sicurezza. La mia posizione distingue chiaramente il terrorismo dalle legittime rivendicazioni di un popolo e si allinea alla visione dello Stato Vaticano, favorevole al riconoscimento della Palestina come passo necessario verso una pace stabile e duratura”. 
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