Il "caso Montieri" si arricchisce di un nuovo capitolo. E questa volta, oltre alle voci, ci sarebbero le prove. Già consegnate alle autorità, a quanto affermano gli esponenti del gruppo consiliare di minoranza "Vivi Montieri".
La vicenda si riferisce alle indiscrezioni secondo le quali esisterebbe un audio registrato con un colloquio tra alcuni esponenti della giunta e un cittadino al quale sarebbe stato promesso l'abbuono della Tari in cambio delle informazioni necessarie a identificare gli autori di alcuni atti vandalici commessi in paese. Audio di cui tutti parlano, oggetto anche di un'interrogazione al sindaco Nicola Verruzzi, con il primo cittadino che aveva confermato di non essere a conoscenza della sua esistenza.
Ma ora, a detta delle minoranze, le prove ci sono. "Una chiavetta Usb, ricevuta in forma anonima, è arrivata nelle nostre mani – scrivono la capogruppo Claudia Antinori e i consiglieri Elena Fabbri e Fabio Gamberucci – con un contenuto che ha sollevato sdegno e preoccupazioni. L’audio contenuto nella chiavetta conferma le voci che circolano da molti giorni nel paese di Montieri e riguardo alle quali abbiamo fatto un'interrogazione al sindaco Nicola Verruzzi. Come consiglieri comunali non potevamo far finta di nulla: l’abbiamo consegnata alle autorità competenti, perché la trasparenza e la legalità vengono prima di tutto. La nostra scelta non è stata facile, ma è stata doverosa. Non era giusto ignorare le segnalazioni arrivate da tanti cittadini, che ci hanno chiesto chiarezza".
"In questi ultimi giorni, oltre al confronto politico, abbiamo ricevuto
parole offensive e accuse ingiuste. Non risponderemo con lo stesso tono: continueremo invece a lavorare con rispetto, serietà e senso di responsabilità istituzionale. Amiamo il nostro Comune – concludono – e il nostro impegno resta quello di vigilare, collaborare e dare voce alla comunità. Sempre".