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POLITICA

Lista civica Tomasi, ecco i quattro candidati nel collegio di Grosseto

"Ognuno di loro porta con sé la conoscenza diretta dei disagi dei territori dell’entroterra grossetano"

Roberto Bata

28 Agosto 2025, 19:24

Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, Alessandro Tomasi, annuncia i quattro candidati che si presenteranno nel collegio di Grosseto nella lista civica “È ora! Lista civica per Tomasi Presidente“. Sono Marco Neri, Jasmine Bordan, Generoso Vacchiano e Claudia Antinori.

"Il candidato Tomasi – fanno sapere dalla lista civica – non si ferma ai grandi territori, dove i numeri degli elettori portano ad avere grandi interessi, ma vuole essere presente anche nelle aree più periferiche. In questi ultimi lo sviluppo non decolla ed emerge una sofferenza diffusa, che è determinata dalla mancanza di infrastrutture, dall’assenza di strategie a lungo termine, da un’isolamento delle zone montane che porta allo spopolamento del territorio, soprattutto da parte dei giovani. Si tratta di territori con grandi potenzialità, poco attrattivi per sviluppi economici rilevanti, e sempre più poveri di servizi che diano risposte ai bisogni dei cittadini. Si assiste, dunque, a chiusure di sportelli bancari e postali, a disparità socio-economiche importanti in termine di investimenti, a una scuola non al passo con i tempi e incapace di dare risposte attente alle peculiarità territoriali, a una sanità in continua sofferenza, con il personale sanitario costretto a percorrere molti chilometri per raggiungere i propri assistiti, e dove i pazienti sono costretti, per mancanza di collegamenti, a fare viaggi in condizioni precarie per raggiungere un ambulatorio".

"Queste solo alcune delle precarietà che hanno portato, anche nella provincia di Grosseto, a creare una lista di candidati civici desiderosi, ognuno con le proprie tipicità, di mettersi a disposizione del territorio. Ognuno di loro porta con sé la propria esperienza lavorativa, il proprio vissuto, ognuno portatore di una criticità di oggi (il lavoro agricolo e la salvaguardia del territorio, l’integrazione tra comunità diverse, la fragilità dei giovani, la precarietà lavorativa, l’emigrazione, la scarsa fiducia nelle istituzioni, la sicurezza sui luoghi di lavoro e altro) e forte di una conoscenza diretta dei disagi dei territori dell’entroterra grossetano, e tutto ciò senza fare della politica il proprio posto di lavoro". 

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