SANITÀ
“Dalle radici alle foglie” è il titolo che l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto ha scelto per l’evento di oggi – mercoledì 10 dicembre – all’Auditorium dell’ospedale “Misericordia” di Grosseto. Un’occasione per dare il benvenuto ai nuovi iscritti, ma anche per salutare e ringraziare gli infermieri pensionati. Sono 38, infatti, gli infermieri che nel corso del 2025 si sono iscritti a Opi Grosseto e 30 coloro che, in quest’anno, hanno raggiunto il traguardo della pensione.
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“Ho presieduto questa giornata celebrativa, che abbiamo voluto intitolare ‘Le radici e le foglie’ con orgoglio – commenta Luca Grechi, presidente di Opi Grosseto –. Abbiamo voluto scegliere questo titolo, che prende spunto dal libro di un collega Edoardo Manzoni, che abbiamo avuto il piacere di ospitare a Grosseto qualche anno fa per il premio ‘Gemma Castorina’, perché nel suo lavoro si pone l’obiettivo di rappresentare l’albero delle discipline infermieristiche al fine di collocare gli insegni conoscitivi nel giusto alveo di pertinenza. Un libro che vuole aiutare a porre le giuste domande, con lo scopo di rafforzare l’identità degli infermieri, come punto di partenza per affrontare la complessità e il cambiamento. Nella metafora usata, quindi, le radici rappresentano i principi universali, la storia, l’etica e i valori fondanti che ancorano l’infermieristica, mentre le foglie simboleggiano la crescita, lo sviluppo delle teorie, la ricerca, le competenze pratiche avanzate e l’applicazione clinica, la diffusione internazionali e l’impatto sulla salute”.
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“Nel momento storico che stiamo attraversando – prosegue Grechi – è necessaria, da parte della professione infermieristica, una riflessione critica continua, che tenda a valorizzare l’identità professionale e la necessità di una solida formazione universitaria, per poter affrontare le complessità del sistema sanitario moderno. Dobbiamo essere professionisti autonomi e responsabili per costruire e mantenere l'infermieristica come disciplina matura, ricca di storia e con un futuro promettente, purché si fondi su solide basi teoriche e una visione olistica e scientifica della cura”.
L’assistenza infermieristica nasce a metà del 1800 e, da quel momento, ha contribuito al progresso della scienza, che è alla base, oggi della formazione, dell’esercizio, della ricerca e dell’organizzazione. “Celebrare gli infermieri come abbiamo fatto in questa occasione – conclude Grechi – significa dire ‘grazie’ ai colleghi che hanno scelto di essere infermieri, non importa se neolaureati o appena pensionati. Ricordando loro e ricordando a tutti noi che assistere è l’infinita pazienza di ricominciare, nell’interesse della salute del nostro paziente e della comunità”.
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