MASSA MARITTIMA
Così sarà realizzato il nuovo arredo urbano a Prata
Il Comune di Massa Marittima ha stanziato oltre un milione di euro per i lavori di "rigenerazione urbana" che riguarderanno le frazioni di Prata, Tatti e Niccioleta, presentati nella nuova tappa del ciclo di incontri "Le frazioni al centro" organizzati in occasione degli 800 anni dalla nascita del Comune.

"Con un investimento complessivo che supera il milione di euro – hanno spiegato dall'Amministrazione comunale nell'incontro pubblico con i cittadini al centro polivalente di Prata – sarà possibile completare via delle Scuole a Tatti; realizzare il progetto sul memoriale di Niccioleta e intervenire con la riqualificazione di via Mazzini a Prata, grazie ai finanziamenti a fondo perduto ottenuti dal Comune, con la presentazione del progetto I margini al centro sul bando regionale di rigenerazione urbana, insieme ad un finanziamento regionale straordinario, e a risorse aggiuntive dell’Amministrazione comunale".
“Nel corso degli anni, dal 2019 ad oggi – ha sottolineato il sindaco Irene Marconi – il Comune ha realizzato un primo step di interventi nelle frazioni di Valpiana, Tatti, Prata e Niccioleta, con l’idea comune che i processi di rigenerazione urbana siano in grado di innescare anche la rigenerazione delle comunità che vivono quei luoghi. Oggi abbiamo presentato un nuovo importante progetto di rigenerazione delle frazioni interne che sarà realizzato nei prossimi due anni. Invito a considerare questi interventi non come un punto di arrivo, ma di partenza. Questo vale soprattutto per Prata che è sicuramente la frazione su cui si è progettato e lavorato di meno e per la quale ritengo che sia necessario procedere, con il contributo dei cittadini, ad una rilettura complessiva del tessuto urbano, dei suoi spazi e dell’uso che se ne vuol fare. I due ambienti da cui siamo partiti, ovvero la riqualificazione dell’ex Mattatoio, trasformato in un centro polivalente e inaugurato ad agosto, e piazza Mazzini, che è l’oggetto del prossimo intervento, devono essere immaginati come i due poli di un unico percorso, che parte dalla parte bassa del paese e salendo arriva al cuore del centro storico. Un percorso dove c’è sicuramente ancora molto da fare, soprattutto su un elemento cruciale come via Toscana, con il bastione, che va riprogettato e reinterpretato".

“I progetti del Comune partono sempre dai bisogni espressi dalla comunità attraverso un dialogo con i cittadini – ha aggiunto l’assessore al Decentramento Lorenzo Balestri – che è reso ancora più efficace dall’intermediazione dei Consigli di frazione. Solo partendo da un’idea chiara dell’obiettivo che si vuole raggiungere, definito insieme alla comunità, si possono scrivere progetti validi, in grado di ottenere i finanziamenti e di trasformarsi in opere realmente utili e utilizzate nel tempo”.

“La riqualificazione di un luogo è l’insieme di azioni diverse – ha spiegato il vicesindaco Maurizio Giovannetti –: quello che l’ente pubblico può fare è investire sul patrimonio architettonico e urbano, ma è importante che da quella piccola azione si inneschino altri processi. Ci piace vedere, come è avvenuto intorno ai progetti già realizzati, che la riqualificazione della parte pubblica diventi uno stimolo a tenere bene anche la proprietà privata e a far partire altri investimenti”. All'incontro ha partecipato l’architetto Sabrina Martinozzi, responsabile dell'ufficio tecnico del Comune, accennando allo studio della Scuola Sant’Anna, con il professor Bellini, che ha incontrato i rappresentanti delle frazioni per raccogliere il loro punto di vista sui bisogni e le criticità. Studio che, insieme al lavoro progettuale, ha consentito agli uffici di presentare il progetto alla Regione. All’incontro è intervenuto anche l’architetto Giulio Conti di Conti & Claus che ha presentato nel dettaglio la riqualificazione di piazza Mazzini.
Piazza Mazzini a Prata
Piazza Mazzini a Prata: "L’intervento di riqualificazione si pone l’obiettivo di restituire centralità alla piazza che oggi è usata esclusivamente come parcheggio e ha perso la sua funzione sociale. Il progetto privilegia la memoria del luogo. Per questo saranno riutilizzate le pietre esistenti, poste al centro. Da lì partiranno le direttrici che compongono il disegno della piazza, realizzate in pietra di Matraia, con accostata una pavimentazione architettonica in cemento pigmentato e inerti. Al centro della piazza saranno collocate piante e panchine per favorire l’aggregazione e l’invito alla cittadinanza a riappropriarsi di questo spazio".
Via della Scuole a Tatti: "Viene completata la riqualificazione della via che era stata già in parte realizzata, per ricucire il collegamento tra piazza della Cisterna e viale dei Tigli, ovvero lo spazio del parco giochi e dell’asilo. L’obiettivo del progetto è quello di restituire centralità ad un luogo che ad oggi è sottoutilizzato. Prevista la realizzazione di un’area che sarà allestita a punto di incontro, dove organizzare eventi. Nel progetto sono stati inseriti stimoli sulle possibili attività che sono arrivati dalla frazione. Oltre al rifacimento della pavimentazione, saranno installati elementi di arredo urbano come fioriere e sedute".
Il progetto sul memoriale di Niccioleta: "Parte dalla riqualificazione della piazza centrale, davanti all'edificio del dopolavoro, dove l’artista Maria Dompè realizzerà una spirale in acciaio corten che riporta i nomi dei minatori, vittime della Strage di Niccioleta. Al centro di questa spirale una luce illuminerà dal basso quei nomi, creando un effetto scenografico e fungerà da collegamento ideale con ciò che arriva dal sottosuolo, alla miniera. Nella corte dove sono stati uccisi i primi sei minatori, sulla parete sarà ripreso il concetto della spirale con un messaggio in italiano e latino che riporta “La vita degli estinti è riposta nel ricordo dei vivi. Questo è il concetto che sta alla base di tutto l’intervento, ovvero, realizzare un memoriale, che non sia concepito come un monumento statico ma come una piazza dove ci si può incontrare, si possono svolgere iniziative e spettacoli, un luogo in cui la vita della comunità continua e il ricordo di quei martiri possa essere respirato nel quotidiano".
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