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ECONOMIA

In Maremma una spesa media di 250 euro per i regali di Natale: sotto l'albero vestiti, profumi e giocattoli, boom dell'enogastronomia

L'appello di Confesercenti: "Comprate vicino e locale"

Roberto Bata

21 Dicembre 2025, 21:30

In Maremma si spende 250 euro per i regali di Natale: sotto l'albero vestiti, profumi e giocattoli, boom dell'enogastronomia

Natale si avvicina e Confesercenti lancia una previsione sulle spese che i maremmani affronteranno per queste festività. A partire dalla spesa media, che per questo Natale è prevista intorno a 250 euro in tutto il centro Italia. Ma anche di un progressivo ritorno al negozio fisico, salito dal 32% (picco più basso a ridosso del Black Friday) al 62% nella settimana antecedente al Natale. 

"Certamente – conferma Riccardo Colasanti, presidente di Assoterziario – anche sul nostro territorio vediamo un ritorno alla qualità, certificato anche da una media scontrino più alta, che ci fa ben sperare. D'altra parte, anche la presenza di queste illuminazioni ha fatto registrare un aumento dell'affluenza. Ci auguriamo pertanto che il trend rimanga così fino a Natale e soprattutto che i saldi messi con un tale anticipo e a ridosso delle festività non facciano da freno agli acquisti".  
Riccardo Colasanti
I prodotti d'abbigliamento rappresentano il regalo prediletto dai consumatori (44%), seguiti dai prodotti di cosmesi e profumi (41%) e dai giocattoli (33%). Il negozio fisico però non è l'unico luogo scelto dai cittadini per le compere. Il 17% prevede infatti di acquistare in un mercato o in un mercatino. "Ci auguriamo – aggiunge Simone Zappilli, in rappresentanza degli ambulanti – che questo ritorno al piccolo commercio sia un trend in crescita. Senz'altro abbiamo visto uno sviluppo del volume di vendite da fine novembre, anche se spesso il brutto tempo non aiuta, orientando i consumatori verso altre scelte. Nei mercati lo scontrino medio per i regali si attesta sui 30 euro, una cifra comprensibile, in linea con i tempi". 

Simone Zappilli

Anche se i mercati continuano ad essere un luogo preso in considerazione per le compere natalizie, sono lievemente superati dai supermercati (22%) nelle scelta dei consumatori. "Si nota una lieve crescita nello scontrino medio in queste feste – dichiara Alessio Bizzarri, presidente Fiesa e titolare del Carrefour di piazza Lulli –. Tuttavia occorre fare una distinzione: da una parte esiste una clientela abituale che è molto attenta al carrello della spesa. Dall'altra una che richiede cesti e prodotti enogastronomici di fascia alta. Questi ultimi sono clienti che ti conoscono da tempo e per la professionalità, non sono certo abituali. Confidiamo che nei prossimi giorni vi sia un aumento di questa tendenza". Il prodotto enogastronomico è il nuovo protagonista di questo Natale: il 23% opterà per un regalo in gastronomia, mentre il 19% in uno da enoteca.

Alessio Bizzarri
Sotto l'albero non mancherà nemmeno il libro: il 26% degli italiani prevede di fare un regalo del genere. "Il libro rappresenta sicuramente un regalo tradizionale – dice Francesco Serino, presidente di Sil – quindi mantiene ogni anno i suoi affezionati. Negli ultimi anni tuttavia ho notato un aumento generalizzato e ciò è dovuto a due fattori. Il primo è ascrivibile alla tendenza generale di regalare qualcosa di personale. In secondo luogo, l'aumento di platea credo sia dovuto anche al fatto che, come libreria indipendente, stiamo cercando di inserire scelte di libri diversi dalla grande distribuzione e soprattutto di offrire i nostri migliori consigli per ogni acquisto. È una dinamica quindi da ricomprendere nella volontà dei consumatori di andare a regalare qualcosa di più dedicato ed anche piacevole, di maggiore attenzione al regalo". 
Marco Di Giacopo

"È un quadro composito quello ricostruito dai nostri imprenditori, che rappresentano la spina dorsale dell'economia e le vetrine accese nelle vie delle nostre città – conclude Marco Di Giacopo, responsabile di Assoterziario –. Ci aspettiamo adesso due sforzi, uno da parte dei cittadini e uno da parte della politica a più livelli. Ai cittadini chiediamo di comprare vicino e locale: non sempre la soluzione più comoda è la migliore e soprattutto deve essere dimostrato quanto poi il risparmio apparente sia alla fine un risparmio reale. Alla politica invece chiediamo qualcosa di più: ascolto, dialogo e sostegno. Nei prossimi mesi saranno questi gli elementi imprescindibili per mantenere la rete commerciale viva nelle nostre città".
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