GROSSETO
A Grosseto nel 2024 i contratti di lavoro "pirata" hanno raggiunto la quota del 3,23%, ponendo la provincia al 44° posto in Italia e all’ultimo in Toscana. A fornire il dato è la Uil regionale, che sull'argomento organizza l'incontro pubblico “Illegalità e lavoro nero: analisi del fenomeno e strumenti di contrasto”. L'appuntamento è per martedì 28 ottobre alle ore 10 nella Sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi, a Grosseto. A seguire saranno inaugurati i nuovi locali ristrutturati all’interno della sede Uil di Grosseto in via Massarosa 112.
L’iniziativa rientra nell'ambito della campagna "No ai lavoratori fantasma" e vedrà intervenire il segretario generale Uil Toscana Paolo Fantappiè, la segretaria generale Uila nazionale Enrica Mammucari, il presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola, il primo dirigente della Polizia di Stato della questura di Grosseto Paolo Malorni e il tesoriere Uil nazionale e responsabile del comparto Difesa e sicurezza Benedetto Attili, cui sono anche affidate le conclusioni. Introdurrà i lavori il coordinatore Uil Grosseto Federico Capponi. A moderare sarà la giornalista Francesca Ciardiello.
"L’illegalità e il lavoro nero – fanno sapere dal sindacato – rappresentano una delle piaghe più gravi nel mondo del lavoro, un fenomeno che in Toscana coinvolge ancora oggi circa 158.800 lavoratori, pari al 9,5% degli occupati regionali. Dietro questi numeri ci sono persone prive di tutele, diritti e sicurezza, e un sistema economico che perde ogni anno risorse fondamentali. Il valore dell’economia sommersa toscana sfiora infatti i 4 miliardi di euro, una cifra che pesa in misura importante su tutta la collettività. Emblematico è il caso di Grosseto, dove nel 2024 i contratti pirata hanno raggiunto il 3,23%, ponendo la provincia al 44° posto in Italia e all’ultimo in Toscana".
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