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ECONOMIA E DIRITTI

Vendemmia, arriva il sindacato di strada: Brigate del lavoro contro caporalato e sfruttamento

L'iniziativa del sindacato Flai Cgil: "Presidieremo i Centri di accoglienza straordinaria"

Roberto Bata

29 Settembre 2025, 15:14

Vendemmia, arriva il sindacato di strada: Brigate del lavoro contro caporalato e sfruttamento

Arriva il "sindacato di strada" con le Brigate del lavoro di Flai Cgil Toscana per intercettare i lavoratori agricoli stagionali coinvolti nella vendemmia e fornire assistenza generale su diritti e tutele, consegnare materiale tradotto in più lingue agli stranieri e prendere in carico i casi di grave sfruttamento lavorativo e caporalato. Il sindacato, così, agisce davanti ai Centri di accoglienza straordinaria, nei luoghi di raccolta dove i lavoratori migranti vengono prelevati all'alba e nei campi, con un presidio sul territorio per intercettare eventuali forme di irregolarità.

“Nelle nostre province esistono da tempo fenomeni di sfruttamento lavorativo in agricoltura – dichiarano i segretari provinciali di Flai Cgil Grosseto Paolo Rossi e Flai Cgil Siena Andrea Biagianti e per la maggior parte riguardano i soggetti o le aziende senza terra fornitrici di manodopera, che operano nel perimetro del cosiddetto contoterzismo. Ogni mattina vediamo lavoratori migranti reclutati nei Cas o nei centri di raccolta che vengono trasportati nei furgoni da una provincia all'altra. Dobbiamo sviluppare una responsabilità diffusa tra tutte le istituzioni e gli enti di vigilanza attraverso le sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità previste dalla Legge 199 del 2016; il funzionamento e la costituzione di questi organismi è indispensabile per individuare soluzioni specifiche volte al contrasto al lavoro sommerso e alla salvaguardia dei nostri territori, nei quali il settore agroalimentare ha un ruolo strategico”.

“Le Brigate del lavoro appartengono al nostro dna di sindacato – aggiunge Mirko Borselli, segretario generale Flai Cgil Toscana –. Dobbiamo intervenire sulle molteplici criticità nei diversi modelli di agricoltura presenti in Italia. Nella nostra regione il fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e del caporalato è prevalentemente incentrato sulle aziende senza terra, che spesso reclutano lavoratori extracomunitari nei Centri di accoglienza straordinaria e spostano la manodopera verso province e regioni limitrofe, seguendo le diverse fasi stagionali delle colture, in un contesto normativo che continua ad adottare un approccio emergenziale a fronte di un fenomeno strutturale, quello dell’immigrazione, che interessa regolarmente il nostro Paese”.

“La Flai Cgil, anche in Toscana – conclude Borselli – è in campo con il suo sindacato di strada proprio come strumento per intercettare lavoratrici e lavoratori che hanno evidenti difficoltà a presentarsi nelle nostre sedi, praticando il principio di solidarietà e di riscatto da tutte le forme di sfruttamento”.

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