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Venator, c'è l'accordo di progetto: firmata l'intesa per la formazione di 60 lavoratori dello stabilimento chimico

L'annuncio della Regione Toscana segue la proroga dei contratti di solidarietà, in attesa del nuovo assetto societario

Roberto Bata

26 Giugno 2025, 19:47

Venator, c'è l'accordo di progetto: firmata l'intesa per la formazione di 60 lavoratori dello stabilimento chimico

L'ingresso dello stabilimento Venator di Scarlino

È un altro passo verso l'uscita dalla fase di incertezza per la vicenda di Venator, lo stabilimento chimico con sede nel polo del Casone di Scarlino. Dopo la firma della proroga del contratto di solidarietà, una decina di giorni fa, è stato siglato oggi – giovedì 26 giugno – in Regione l’accordo di progetto, ovvero il piano pubblico per la formazione e la riqualificazione del personale.

"Il piano si articolerà in due fasi. La prima riguarda quella attuale, transitoria, in attesa che l’advisor incaricato trovi un nuovo investitore con un rinnovato assetto societario. Durante questa fase saranno individuati dall’azienda progetti formativi ad hoc. La firma dell’accordo di progetto – ha spiegato il consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, Valerio Fabiani – è avvenuta soltanto oggi, e non in sede di firma della proroga del contratto di solidarietà, in quanto l’intenzione era di incrementare il numero delle persone che beneficeranno dello strumento. Dalle 35 iniziali si è infatti passati a 60. In una seconda fase l’accordo metterà in campo ulteriori e cospicue risorse per la formazione dei lavoratori e resterà a disposizione anche del futuro potenziale investitore che potrà beneficiare degli stessi strumenti e risorse".

“È un risultato che si inserisce nel quadro del lavoro avviato con determinazione dal ministero delle Imprese e del Made in Italy – dichiara il deputato grossetano di Fratelli d'Italia, Fabrizio Rossi – che grazie al ministro Urso fin dall'inizio ha seguito con attenzione la vertenza, con l'obiettivo di salvare i posti di lavoro e garantire una prospettiva di rilancio per l'intera fabbrica. L'accordo firmato oggi in Regione Toscana, che amplia da 35 a 60 il numero di lavoratori coinvolti nei percorsi formativi, testimonia l'impegno delle istituzioni a trovare soluzioni concrete, sia nella fase transitoria in attesa di un nuovo assetto societario, sia in vista dell'ingresso di un futuro investitore che potrà beneficiare degli strumenti attivati. Come deputato di Fratelli d'Italia e rappresentante del territorio, continuerò a seguire da vicino l'evolversi della situazione, nell'interesse dei lavoratori, delle loro famiglie e dell'economia grossetana”.

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