Maremma
Leonardo DiCaprio e Robert De Niro nel momento della consegna della Palma d’Oro alla carriera
Il Festival di Cannes 2025 ha reso omaggio ad una leggenda vivente del cinema: Robert De Niro. L’attore newyorkese ha ricevuto la Palma d’Oro onoraria per la sua straordinaria carriera, culminata in decine di ruoli iconici e collaborazioni storiche con registi come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e Michael Cimino.
Nel suo discorso, accorato e appassionato, De Niro ha ricordato il valore dell’arte e della libertà culturale, senza risparmiare una critica alle derive populiste che minacciano il cinema e la democrazia. Al suo fianco, tra gli applausi commossi della Croisette, c’era anche Leonardo DiCaprio, che lo ha definito “maestro e guida” in una toccante introduzione.
Ma lontano dai riflettori di Cannes, c’è un angolo d’Italia che oggi sorride con orgoglio e nostalgia: la Maremma. Era il 2010 quando De Niro arrivò a Castiglione della Pescaia e nella vicina Roccamare per girare alcune scene del film "Manuale d’amore 3", diretto da Giovanni Veronesi. In quell’occasione, la presenza del premio Oscar attirò curiosità e discrezione: mai eccessivo, sempre riservato, l’attore si muoveva tra pinete e spiagge dorate con una semplicità disarmante.
Robert De Niro a Castiglione della Pescaia durante le riprese del film "Manuale d’amore 3"
La Maremma lo accolse come uno di casa. I ristoratori ricordano ancora il suo gusto per la cucina tradizionale, le passeggiate sul lungomare, il saluto educato a chi lo riconosceva senza disturbarlo. Gli abitanti di Roccamare, abituati a ospiti illustri, ricordano De Niro come “un uomo gentile, silenzioso, che osservava molto e parlava poco, ma con uno sguardo che raccontava mille storie”.
Non fu solo una parentesi lavorativa: per qualche estate successiva, l'attore tornò nella zona in forma privata, per godersi ancora la natura selvaggia e autentica della Maremma. Una terra che, come lui, sa essere intensa, silenziosa e potente.
Oggi, mentre il mondo del cinema lo celebra a Cannes, il territorio maremmano lo ricorda a modo suo: con il suono delle cicale, il profumo del mare e l’eco discreto di una visita che ha lasciato il segno. Perché quando un gigante del cinema cammina in punta di piedi sulla sabbia toscana, la memoria si fa emozione.
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