È morto nel pomeriggio di Natale, nella sua casa di Marina di Grosseto, Gianni Paciarotti, imprenditore edile, fondatore della Edilposatori di Marina di Grosseto. Nato il 3 gennaio 1941 a Cingoli, in provincia di Macerata, Gianni Paciarotti aveva costruito la sua vita con il lavoro, la serietà e una competenza riconosciuta da generazioni di artigiani edili. Una carriera ricca di soddisfazioni, conquistate giorno dopo giorno, senza clamore, con quella concretezza che lo ha sempre contraddistinto. Ma il suo cammino è stato segnato anche da dolori profondissimi: la perdita della giovane moglie negli anni Ottanta e, più recentemente, a gennaio 2024, la scomparsa improvvisa della figlia Alessandra, imprenditrice brillante, anima viva di Marina di Grosseto, amatissima da tutti. Un dolore che Gianni aveva affrontato con una dignità silenziosa, sostenuto dall’amore per i figli e da quel senso di responsabilità che lo aveva reso, prima ancora che un imprenditore, un padre presente e un maestro di vita.
Gianni Paciarotti
Lo raccontano parole semplici e struggenti, affidate ai social dal figlio Walter.“Il miglior babbo e maestro di vita - si legge - … e ora insegna a lavorare anche lassù, fai le più belle case con i pavimenti più belli e salutami tutti — ciao papi”. A ricordarlo è anche Carlo Sestini, amico di famiglia. “Gianni – ha commentato – era un grande imprenditore, ma soprattutto una persona onesta e di grande rettitudine. Nonostante un lavoro duro e totalizzante come quello dell’edilizia, è stato un punto di riferimento per i figli dopo la scomparsa della moglie. Un uomo di una bontà incredibile, di una professionalità e di una competenza tali da essere di insegnamento per intere generazioni di artigiani edili, come lui stesso amava definirsi”.
La sua scomparsa è avvenuta in punta di piedi, così come aveva vissuto. Gianni si è addormentato nella sua poltrona, durante il consueto sonnellino pomeridiano, con Mila, il suo jack russell, sulle gambe e ai piedi Zinco, fedele pastore belga. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati il figlio Walter e il genero Salvatore, che hanno immediatamente allertato il 118 e tentato le prime manovre di soccorso. Ma il cuore di Gianni aveva già smesso di battere. Nemmeno l’intervento tempestivo della Croce Rossa ha potuto cambiare il corso degli eventi. “Voglio ringraziare il personale della Croce Rossa e del 118 – ha spiegato Walter – per la tempestività e la gentilezza dimostrate, così come il personale di Sistema che, nonostante la giornata festiva, non ci ha mai fatto mancare supporto e sostegno”.
Per chi vorrà dargli l’ultimo saluto, le esequie si terranno domani, sabato 27 dicembre, alle 9.30 nella chiesa del cimitero di Sterpeto. Successivamente Gianni Paciarotti sarà cremato e le sue ceneri riposeranno nella tomba dove si trovano le sue “amate donne”, la moglie e Alessandra. La famiglia ha chiesto di non portare fiori, ma di compiere donazioni a favore di associazioni benefiche, nel solco dell’indole solidale di Gianni, la stessa che aveva guidato, a suo tempo, le donazioni in memoria di Alessandra. Natale, a volte, non risparmia il dolore. Ma resta la memoria di uomini come Gianni Paciarotti, che hanno costruito non solo case e pavimenti, ma legami, esempi e valori destinati a durare nel tempo.
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