Uno scambio di chat tra Alberto Stasi e Chiara Poggi, datato 1 agosto 2007, pochi giorni prima dell’omicidio della giovane, è stato al centro della discussione a Lo Stato delle Cose, in onda lunedì 1 dicembre su Rai 3. La trasmissione condotta da Massimo Giletti ha approfondito gli ultimi sviluppi dell’indagine sul delitto di Garlasco, coinvolgendo anche Stefano Vitelli, il magistrato che assolse Alberto Stasi.
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“In quel momento – ricorda Giletti – Alberto era a Londra, Chiara era in Italia, però è il 1° agosto, quindi mancano pochissimi giorni alla data dell'omicidio. Parlano di quello che sarebbe dovuto accadere nei giorni successivi”.

Alberto Stasi
“Avevo proprio voglia di sentire la voce del tato. Sono 10 giorni che non ci parliamo”, scrive Chiara. “È vero, ma dopodomani il tato fa ritorno all’ovile”, risponde Stasi, che poi però precisa di avere impegni da sbrigare “prima del colloquio di martedì, non vorrei fare brutte figure”. “Quindi – aggiunge – fino a martedì non staremo tutti i giorni insieme”. “Dormo da sola. Se ho paura, ti posso chiamare?”, chiede Chiara. “Certo che mi puoi chiamare”, risponde Alberto. “Anche tardi tardi?”, aggiunge Chiara. “Il tato pronto intervento è efficientissimo e con Iura al seguito”, ancora Alberto. E Chiara: “Ora sono tranquilla”.
“In questi messaggi Chiara dice delle cose molto particolari – afferma Giletti – soprattutto in un punto: ‘Ho paura. Ho paura a stare sola in casa’. È la paura di tutte le donne e di tutte le ragazze giovani di stare da sole in una casa, comunque una villetta in campagna d'estate, può essere quello o forse può essere altro?”.

Chiara Poggi
“La chat è interessante – rileva il giudice Stefano Vitelli – perché mette in evidenza alcuni profili sia di Alberto che di Chiara. Di Stasi, si vede che è molto concentrato sui suoi obiettivi: era stato a Londra e dice ‘Guarda Chiara, che io poi ho un colloquio di lavoro, devo finire la tesi, quindi devi avere un po' di pazienza’. Quindi si evidenzia questo profilo molto razionale, molto attento ai suoi scopi, ai suoi obiettivi di lavoro e di studio. E di Chiara si vede questa cosa un po' misteriosa, cioè Chiara dice ‘Ma io ho paura di dormire da sola e ti posso chiamare?’ E lui dice ‘Sì, eh con Iura’, Iura era il cane di grossa taglia di Stasi. Chiara aveva paura perché in una villetta a Ferragosto, quando i vicini non ci sono più, sono in vacanza, ha paura banalmente di dormire da sola per rapinatori o ladri, o aveva paura per un presentimento negativo legato alla sua persona?”.

