Lunedì 17 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

L'omicidio

Delitto di Garlasco, le indiscrezioni sulla bpa e i dubbi: un'altra aggressione a Chiara Poggi e nuove impronte sulla scena del crimine?

Ampio approfondimento durante l'ultima puntata di Quarto Grado

Giovanni Ramiri

17 Novembre 2025, 10:22

Delitto di Garlasco, le indiscrezioni sulla bpa e i dubbi: un'altra aggressione a Chiara Poggi e nuove impronte sulla scena del crimine?

La possibile impronta della mano insanguinata (Quq

“Un solo assassino. Un’impronta di mano e una terza aggressione a Chiara. Sarebbero questi, secondo indiscrezioni, gli esiti della relazione bpa dei ris di Cagliari. La nuova relazione confermerebbe dunque quanto stabilito fino ad ora: una sola persona ha ucciso Chiara. Ma chi? Alberto Stasi, condannato per quel delitto o Andrea Sempio, indagato per aver ucciso Chiara in concorso con qualcuno?”. Inizia così il servizio del giornalista Fabio Lombardi sulle indagini in corso sul delitto di Garlasco, andato in onda nell’ultima puntata di Quarto Grado su Rete 4, andata in onda venerdì 14 novembre e che riportiamo integralmente.

Il servizio andato in onda a Quarto Grado

“Una vera novità – secondo Quarto Grado - sarebbe invece la presenza di un’impronta di mano all’interno della macchia di sangue alla base delle scale. A sollevare il dubbio era stata la foto scattata dai consulenti della difesa di Stasi il 12 settembre 2007, un mese dopo l’omicidio, quando la macchia si era ritirata e seccata. Un’ipotesi scartata invece dai ris di allora che, esaminando le foto originali della macchia scattate il giorno dell’omicidio, hanno ritenuto si trattasse di uno schizzo legato all’aggressione di Chiara quando era già a terra”.

La possibile aggressione

“Non si esclude che la testa sia stata violentemente sbattuta sul pavimento stesso”. Un’interpretazione basata su diversi elementi: la totale assenza dei segni tipici delle impronte digitali, la presenza di capelli di Chiara proprio lungo gli schizzi e la sproporzione della lunghezza delle presunte dita, come spiegato a quarto grado dal generale Garofano che firmò la bpa del 2007”. “Quella è una mano inesistente, è suggestiva, ma quella è la diffusione del sangue di Chiara che non ha assolutamente le dimensioni, le proporzioni di un’impronta insanguinata”, aveva detto Garofano.

Il generale Garofano a Quarto Grado


“I ris di Cagliari oggi sostengono davvero che si tratta della mano dell’assassino? – ancora il servizio di Quarto Grado - Quando sarebbe stata lasciata e in che modo? Tenuto conto della posizione dell’impronta, a 25 cm dai gradini e dell’ingombro del corpo di Chiara, si può immaginare che l’assassino abbia appoggiato la mano a terra mentre si trovava a gambe divaricate sulla sua vittima. Una posizione disagevole per il poco spazio a destra tra la ragazza e la scala, mentre la gamba sinistra avrebbe rischiato di fargli calpestare del sangue in una zona dove, però, non ci sono impronte. Oppure l’assassino sarebbe dovuto essere inginocchiato su Chiara per evitare di sporcarsi, sul cui corpo, però, non ci sono segni di quel genere di pressione. Tutto ciò sarebbe avvenuto dopo che si era formata la chiazza di sangue perché, in caso contrario, la traccia della mano sarebbe stata pulita con il sangue attorno, quindi almeno 3 minuti dopo la caduta di Chiara. Ma ammesso che sia una mano, di chi è?”.

“Non ci sono linee digitali – si spiega nel servizio - perciò non è attribuibile con certezza. Le sue misure possono essere confrontate con quelle rilevate a Sempio dalla consulente Cattaneo? Veniamo infine all’ultima indiscrezione. I ris di Cagliari ipotizzerebbero che Chiara sia stata colpita una terza volta sulle scale che portano in cantina, per via delle proiezioni di sangue presenti tra il terzo e il quinto gradino. Un’eventualità che non era stata esclusa nemmeno dai ris di Parma nel 2007. “È possibile che il capo della vittima abbia violentemente sbattuto sul quarto gradino. Non si esclude però che la vittima abbia ricevuto un ulteriore definitivo colpo alla testa”.
Ancora Quarto Grado: “È stata la perizia Testi del processo di appello bis a stabilire invece che l’assassino non è mai sceso sui primi gradini, passaggio inevitabile per poter colpire la testa di Chiara all’altezza del quarto. Le impronte della suola a pallini si fermano prima del gradino zero. Restano nell’ambito da dove non era possibile chinarsi per colpirla. Ma se ci fosse stata davvero una terza fase dell’aggressione sulle scale, l’impronta 33, compatibile per la procura con il palmo di Sempio, può essere stata lasciata in quel momento? E, nel caso, perché priva di sangue come risulta dai test del 2007? L’assassino potrebbe aver colpito con la mano sinistra per appoggiare la destra al muro. È davvero possibile senza scendere i gradini? La nuova relazione ha forse trovato impronte sulle scale sfuggite alla perizia precedente? Impronte a pallini, visto che l’assassino è solo uno?”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie