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Il professor Francesco Maria Avato a Ore 14 Sera
“In quanto tempo, secondo lei, si è formata la pozza ematica trovata in casa dei Poggi?”. E’ la domanda che viene posta al professor Francesco Mario Avato, ex consulente di Alberto Stasi, nella puntata di giovedì 13 novembre di Ore 14 Sera, in cui si è tornato a parlare del delitto di Garlasco. “Le dimensioni di questa pozza di quel tipo, grosso modo – risponde Avato - potevano essere raggiunte con un flusso ematico dell'ordine di 100, 150 ml in un arco di tempo, ovviamente, non istantaneo, ma nell’arco di 10 minuti”.
“È possibile, però, che per lei, insomma, per la sua perizia siano 150 ml di sangue per invece la perizia 50 ml. C'è una differenza così importante?”
“Come attività comune abbiamo la documentazione fotografica, l'osservazione diretta io credo di averla potuto fare in un momento di molto anticipato rispetto alla loro eventuale osservazione diretta e poi ho fatto un esperimento di sversamento di materiale ematico sulla superficie più o meno identica, tanto da raggiungere quella dimensione della pozza. A quel punto mi sono fermato a versare perché la tensione superficiale a quel punto era massimo”.
“Quella pozza ematica lei già nel 2007 aveva notato quella che poteva essere l'impronta di una mano sinistra intrisa nel sangue. Ci spiega bene?”
“Perché c'era, perché era evidente. Perché c'era l'impronta di una mano che mi venne detto era la mano di un carabiniere che era scivolato”.
“Ma è vero questo? - chiede Milo Infante all’avvocato Giada Bocellari una volta tornati in studio - Il carabiniere scivolò, il carabiniere lasciò l'impronta che noi oggi vediamo”.

Giada Bocellari
“Non risulta da nessun verbale – risponde la legale di Alberto Stasi - Questa è l'unica risposta che posso dare io. C'è questa leggenda, diciamo, che sento da anni di un carabiniere scivolato sul sangue, però, onestamente, non risulta da nessuna parte”.
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