L'OMICIDIO
L'omaggio davanti alla casa della madre
Profondo cordoglio e incredulità scuotono la comunità di Muggia per la tragica morte di un bambino di 9 anni, avvenuta qualche giorno fa nell’abitazione della madre, una donna di 55 anni di origine ucraina. Secondo le prime ricostruzioni, il bambino sarebbe stato colpito con un coltello da cucina mentre si trovava in bagno; il corpo è stato scoperto dalle forze dell’ordine insieme alla madre, in stato di choc, che presentava tagli autoinflitti alle braccia.
L’allarme era stato dato dal padre del bambino, con cui la donna era separata e a cui il minore era stato affidato dopo la separazione. Il piccolo avrebbe dovuto tornare dal padre alle 21, ma non riuscendo a mettersi in contatto con la madre, l’uomo ha richiesto l’intervento di polizia e vigili del fuoco. Gli agenti sono entrati nell’appartamento tramite una finestra aperta con un’autoscala, trovando la scena straziante. La madre è stata arrestata con l’accusa di omicidio; il bambino era già deceduto da alcune ore.
Secondo quanto emerso, la famiglia era seguita da tempo dai servizi sociali. La madre risultava in carico al Centro di Salute Mentale e in passato aveva spesso minacciato il figlio, tanto che gli incontri tra madre e bambino erano stati autorizzati solo in presenza di un assistente sociale. Nonostante l’intervento delle istituzioni, la tragedia non è stata evitata.
Il dramma ha suscitato reazioni di dolore e riflessione anche in ambito religioso. Il vescovo di Trieste, monsignor Enrico Trevisi, ha definito la vicenda “una ferita profonda per la comunità”, un dolore che coinvolge tutta la società nel confrontarsi con la fragilità umana.
Il sindaco di Muggia, Paolo Polidori, ha proclamato il lutto cittadino, inviando un messaggio di vicinanza e preghiera per il piccolo e la famiglia, e facendo suonare le campane del paese in segno di cordoglio.
Anche il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha commentato la tragedia con parole dirette e commosse:
“Quanto accaduto a Muggia è una tragedia che sconvolge profondamente l’intera comunità regionale. La morte di un bambino per mano della madre è un fatto che non può lasciare spazio a parole sufficienti per esprimere il dolore e il turbamento che tutti noi proviamo. In questo momento di immensa sofferenza desidero porgere la mia vicinanza e quella della Regione al padre, ai familiari e a quanti conoscevano il piccolo. È un colpo durissimo per la comunità di Muggia, che ho già sentito particolarmente provata. È inaccettabile che tragedie simili possano verificarsi.”
Le indagini proseguono per chiarire tutti i dettagli della dinamica e delle responsabilità. Nel frattempo, la cittadinanza e le autorità locali si uniscono nel lutto e nell’impegno a prevenire simili tragedie in futuro.
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