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L'omicidio di Chiara Poggi

Delitto di Garlasco, le strane telefonate tra Sempio, Sapone e Soldani. L'avvocato De Rensis: "Mai vista una roba così"

A Lo Stato delle Cose approfondimento sui contatti telefonici tra il 21 e il 22 gennaio 2017

Giovanni Ramiri

12 Novembre 2025, 10:50

Delitto di Garlasco, le strane telefonate tra Sempio, Sapone e Soldani. L'avvocato De Rensis: "Mai vista una roba così"

Massimo Giletti parla delle telefonate (Lo Stato delle Cose)

Le chiamate intercorse il 21 e il 22 gennaio 2017 tra Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, e Silvio Sapone, l’ufficiale di polizia giudiziaria che indagava su di lui, sono state al centro della puntata di Lo Stato delle Cose del 10 novembre 2025, che è tornato a occuparsi del delitto di Garlasco. Nelle chiamate è coinvolto anche Soldani.

La puntata completa


“La confidenza tra Sempio e Sapone – sottolinea il conduttore Massimo Giletti – si manifesta anche con le telefonate. Ricordiamo che era indagato. E allora per far chiarezza abbiamo proprio messo nero su bianco tutto quello che avviene. Queste famose telefonate, ve lo ricordo, arrivarono durante un weekend, quindi anche un po' strano, durante un weekend, dice che si senta un carabiniere insieme con l'indagato. Sono le telefonate che Silvio Sapone, maresciallo, fa ad Andrea Sempio. Guardate quante - dice Giletti mostrando il quadro delle chiamate - sono esattamente 31 e un messaggio, ma la particolarità è questa: 00 00 00. Cioè sono dei tentativi di chiamata ai quali Sempio non risponde mai, anche perché, devo dire la verità, sono abbastanza ravvicinati: 10:33, 10:37, 10:54. Più tardi, però, ed è curioso, questo 00 ha un senso, perché è un sms. Ora, noi non sappiamo cosa si siano detti, perché non era intercettato, ma sappiamo che cosa succede il giorno successivo”.

Le chiamate tra Sapone e Sempio del 21 gennaio

“Guardate la tabella che noi abbiamo preparato – prosegue Giletti – È la domenica, evidentemente Andrea Sempio ha visto le chiamate del giorno precedente e allora decide, alle 17:30, di chiamare Silvio Sapone. Ma la telefonata, in questo caso, ha una durata abbastanza lunga. 315 secondi valgono 5 minuti e mezzo. Poi ce n'è un'altra, dopo 18 minuti, solo 18 minuti, è un minutino scarso. Poi c'è l'ultima 00 che presumo, anche in questo caso, sia un messaggio. Ma qual è la cosa che vorrei far vedere: è uno strano passaggio di telefonate, un incrocio di telefonate tra uno dei tanti avvocati di Andrea Sempio, l'avvocato Soldani, e Sempio. Quando? Durante questo scambio di telefonate e di messaggi con il maresciallo.

Il giro di chiamate del 22 gennaio

“È Andrea Sempio, in alto, che alle 17:25 chiama l'avvocato Soldani – prosegue Giletti – Dura anche lì 393 secondi. Poi Sempio, avete visto, chiama il maresciallo Sapone, poi ancora Sempio chiama l'avvocato Soldani, poi ancora Soldani lo richiama. Sempre tutto nel giro di una decina, una quindicina di minuti, è curioso. Sempio richiama due volte sempre Sapone e alla fine c'è la telefonata tra Andrea Sempio e l'avvocato Soldani. Ora, io non sono esperto, non so, però, se è normale, a me non ha mai chiamato nessuno. Avvocato De Rensis si usa così?”.

Antonio De Rensis

L’avvocato di Alberto Stasi risponde: “Di domenica un traffico telefonico fra il capo della polizia giudiziaria di Pavia e un indagato per omicidio… Non so, bisognerebbe fare una ricerca per vedere con quale frequenza è accaduta nel territorio italiano durante indagini per omicidio che alla domenica pomeriggio ci sia questo traffico diretto fra un indagato per omicidio e il capo della polizia giudiziaria. Non mi è mai accaduto, nei decenni in cui pratico questa professione, di vedere questa roba, ma soprattutto, in riferimento all’ottima intervista della giornalista Petracalvina, le risposte le abbiamo sentite, no?".
“Lui risponde dicendo – interviene Petracalvina – che stava cercando di capire quali erano le utenze di Sempio. Però sembrerebbe che Sempio avesse solo un'utenza. Ma la ragione, la domanda è, qual è la ragione giustificativa di chiamare un indagato il 2 di gennaio, quindi 10 giorni prima dall'interrogatorio, lui non ce la dice”.

Ilenia Petracalvina

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