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L'omicidio

Delitto di Garlasco, ecco cosa ha fatto Alberto Stasi la mattina in cui Chiara Poggi fu uccisa. Il mistero delle sette telefonate

A Ore 14 Sera la ricosrruzione del 13 agosto 2007

Giovanni Ramiri

09 Novembre 2025, 06:00

Delitto di Garlasco, ecco cosa ha fatto Alberto Stasi la mattina in cui Chiara Poggi fu uccisa. Il mistero delle sette telefonate

La ricostruzione della mattinata di Stasi (Ore 14 Sera)

Si continua a discutere sui movimenti di Alberto Stasi nella mattina del 13 agosto 2007, quando fu uccisa Chiara Poggi. Anche a Ore 14 Sera di giovedì 6 novembre, nell’analisi delle indagini sul delitto di Garlasco, si è tornati a parlare dei famosi 23 minuti in cui Stasi avrebbe ucciso Chiara e fatto ritorno a casa.

La puntata completa


“Continuare ad adattare un delitto a una necessità temporale. Cioè, io ho bisogno di collocarlo in una certa ora e quindi fare determinate cose - afferma il conduttore Milo Infante - quando poi mi accorgo che c'è un dato dal quale tu non puoi eludere. Perché non è tanto, molti telespettatori ci chiedono, ma Chiara potrebbe aver disattivato un antifurto per i fatti suoi, per i gatti, Alberto potrebbe essere stato la sera prima a dormire. Ci sono tanti aspetti anche e soprattutto al di là del computer, al di là dell'utilizzo delle famose fotografie che vengono passate per mezz'ora dopo le 9:30, quindi c'è un'attività al di là della tesi, ci sono delle telefonate che arrivano al telefono fisso di Stasi, anche della mamma, la mamma che lo chiama come tutte le mattine per sapere come sta e lui risponde a casa”.

La mattinata di Alberto Stasi


“No, lui dalle 9:35 è davanti al computer”, conferma la criminologa Roberta Bruzzone. “Quindi dov'è Stasi nell'arco della mattinata? Se anche spostiamo l'ora della morte più avanti, togliamo Stasi perché Stasi è a casa. Resta il problema che il tempo effettivo dell'omicidio è un quarto d'ora. Ma in un quarto d'ora devi fare tutto”.

Roberta Bruzzone


“E’ un po' di più – precisa l’avvocato Antonio De Rensis – c’è il tragitto in bicicletta poi deve prevedere che arrivi a casa, apri il cancello, apri la porta, vai su, accendi il computer”.

Antonio De Rensis

“Avvocato De Rensis – interviene Infante - demolisce quella che è la mia ipotesi. Cioè, tutto quello che vuole. Parcheggio la bicicletta, arrivo a casa, apro la porta, entro, chiudo la porta e poi probabilmente mi devo cambiare perché però ho commesso un omicidio. Sono molto sudato, in bicicletta correvo. Su una cosa nessuno mi farà mai cambiare idea. Nessun assassino al mondo, dopo quello che ha fatto, dopo il tragitto, la bicicletta, entra in casa con gli abiti da lavoro e rimane così. E si mette al computer per mezz'ora. Perché per mezz'ora ininterrottamente dalle 9:30 alle 10:05 lui scorre delle fotografie e c'è un'attività continua. Quindi, non è che dice, sai, sono stato 5 minuti e poi fino alle 10:05 lui sta al computer. Alle 9:55 c'è una chiamata all’utenza e lui risponde”.

Milo Infante

Della mamma”, ricorda ancora De Rensis. “Alle 10:17 lui apre il file della tesi e inizia a lavorare – ricorda il conduttore – E quindi questa è la fine della giornata di Alberto. Fino alle 12:30 più o meno, quando dà da mangiare al cane, mangia lui, si insospettisce”. Ci sono anche sette chiamate senza risposte a Chiara Poggi. “Quando io apprendo, come tutti, che tra le 10:46 e le 10:48 Stasi chiama sette volte – osserva Infante – sette volte vuol dire che io comincio ad avere dei dubbi, mi chiedo, perché non mi rispondi? Cosa si scoprirà dopo, salvo essere smentiti: che non sono delle vere telefonate. Stasi non sente suonare il telefono, tant'è vero che nei tabulati non viene addebitato il costo della telefonata. Stasi prova a chiamare, ma non squilla. Perché non risponde, Chiara? Non aggancia, non aggancia e non squilla. Quindi Stasi prova perché non sente niente. Questa è un'interpretazione, come dire, che mi è stata fornita”.

Le chiamate a casa Poggi

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