LA TRAGEDIA
Miriam Oliviero
Proseguono senza sosta le indagini sulla morte di Miriam Oliviero, la giovane di 24 anni scomparsa da Monteroni d’Arbia lo scorso 28 ottobre e ritrovata senza vita tre giorni dopo, il 31 ottobre, vicino alla Torre del Mangia a Siena. Il corpo è stato scoperto dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco su un tetto, in una zona nascosta non visibile facilmente dalla torre stessa, che quel giorno era chiusa al pubblico per un cedimento dell’intonaco.
L’autopsia, disposta dal pubblico ministero Valentina Magnini, sarà decisiva per chiarire le cause del decesso e la dinamica dei fatti. Le autorità stanno valutando se si sia trattato di un gesto volontario o di un incidente. Da un video delle telecamere interne si vede Miriam mentre sale regolarmente i circa 400 scalini dopo aver acquistato il biglietto d’ingresso. La ragazza sarebbe entrata da sola e avrebbe lasciato il telefono nello spazio destinato al deposito degli oggetti personali prima di salire. La dinamica precisa e le cause sono in fase di accertamento.
Gli inquirenti stanno esaminando ogni dettaglio del percorso di Miriam, compresa l’ultima telefonata alle 13:48 del 28 ottobre alla madre, in cui aveva detto di trovarsi a Siena, e i suoi spostamenti in autobus verso il centro. Il cellulare, tramite geolocalizzazione, aveva segnalato più volte la sua presenza in Piazza del Campo, indirizzando così le ricerche delle forze dell’ordine.

Nel frattempo, le comunità di Siena e Monteroni d’Arbia restano profondamente colpite dalla tragedia. La famiglia, ancora sconvolta, chiede rispetto e verità. Miriam lavorava nella biblioteca comunale di Monteroni, amava la lettura e la sua cagnolina Ioia, ed era descritta come una ragazza sensibile e riservata.
Il caso ha scosso tutta la Toscana, riaccendendo il dibattito sulla fragilità emotiva e l’isolamento dei giovani e sulla necessità di un sostegno più efficace.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy