LUTTO
Don Ivano Rossi
Alle 9 di questa mattina, il suono lento e profondo delle campane a morto ha scosso il silenzio del centro storico. La Cattedrale di San Lorenzo annunciava così alla comunità una perdita dolorosa: è morto don Ivano Rossi, proposto della Cattedrale, punto di riferimento spirituale e umano per l’intera diocesi.
Don Ivano si è spento nella notte, alle 00.30 del 22 ottobre, nel reparto di leniterapia dell’Ospedale Misericordia di Grosseto, dove era ricoverato da alcune settimane. Accanto a lui, fino all’ultimo, l’amore discreto dei suoi familiari e il sostegno della diocesi che ha servito per oltre trent’anni.
A dare per primo la notizia della scomparsa è stato don Paolo Gentili, vicario del vescovo, con un messaggio rivolto a tutti i parroci della diocesi: «Stanotte a mezzanotte e mezza, contornato dall’affetto dei suoi familiari è andato in cielo don Ivano Rossi – ha scritto – Lo affidiamo alla Misericordia del Signore. Vi daremo notizia poi di momenti di preghiera e del rito funebre.»
Don Ivano aveva 60 anni. Era nato a Vetulonia nel 1965 e cresciuto a Grosseto, dove nel tempo ha maturato la sua vocazione sacerdotale. Ordinato il 25 aprile 1992, da oltre 33 anni era presbitero della diocesi, al servizio delle comunità con umiltà, dedizione e profonda umanità.
Nel corso del suo ministero ha ricoperto numerosi incarichi: è stato parroco a Montorsaio (San Cerbone) e Campagnatico (San Giovanni Battista), cappellano del cimitero della Misericordia, membro del Consiglio presbiterale e del collegio dei consultori. Ha anche svolto l’importante ruolo di segretario particolare del vescovo.
Nel 2023 era stato nominato proposto della Cattedrale di San Lorenzo, un incarico prestigioso e delicato, che ha portato avanti anche durante la malattia con forza e spirito di servizio.
Don Ivano aveva scoperto da un po’ di tempo la malattia e, da poco meno di un mese, era stato ricoverato nel reparto di leniterapia dell’ospedale. Chi gli è stato vicino racconta la sua lucidità e la sua fede incrollabile fino agli ultimi giorni.
Il vuoto che lascia nella diocesi è profondo. Non solo per i ruoli che ha ricoperto, ma per l’esempio di uomo e sacerdote che ha saputo essere: vicino ai più fragili, disponibile all’ascolto, autentico testimone del Vangelo.
Con una comunicazione del Vicario Generale, la diocesi ha diffuso il programma ufficiale dei momenti di preghiera e del rito funebre per don Ivano Rossi. Saranno tre giorni intensi di raccoglimento e commiato, che coinvolgeranno le comunità che ha servito durante il suo ministero.
Il Vicario Generale ha concluso la comunicazione con un pensiero di preghiera:
«Preghiamo per lui e per il dono che è stato il suo sacerdozio.»
In un tempo in cui il silenzio spesso pesa più delle parole, i lenti rintocchi delle campane a morto – quelli che stamani hanno risuonato dalla Cattedrale – sono stati un richiamo collettivo alla memoria. Un modo per dire, senza bisogno di troppe parole: grazie, don Ivano.
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