Il caso
Una Smirnova ospite a Dentro la notizia
«La cagnolina di mia figlia, Bianca, è ancora con Francesco Dolci. Lui si è dichiarato come suo ex fidanzato ma non lo è mai stato, era solo un amico. Sta trattenendo il cane illegalmente, l’ha sottratto a me in modo osceno e non vuole restituirlo. Voglio che Bianca torni a casa, per mia figlia. È fragile, ha bisogno di cure veterinarie, e invece Francesco la porta in giro in televisione, sfruttando l’immagine di Pamela, usando la cagnolina come scudo. Vi prego, aiutatemi. Bianca deve tornare a casa. Pamela l’aveva portata qui quando era cucciola, è abituata a stare con noi». Questo l’appello di Una Smirnova, la madre di Pamela Genini, la modella uccisa dal suo ex compagno Gianluca Soncin, a “Dentro la notizia”, condotto da Gianluigi Nuzzi su Canale 5.
Gianluigi Nuzzi
Nel corso dell’intervista la madre racconta: «Siamo andati più volte a casa sua, anche con i Carabinieri. Ha sempre rifiutato di restituire il cane e ha chiuso la porta. Abbiamo anche il certificato veterinario che dimostra che la cagnolina apparteneva a Pamela, ma è stato tutto inutile».
Sul fatto se fosse a conoscenza delle violenze che subiva la figlia Pamela, la mamma chiarisce: «No, assolutamente. Non ne sapevo nulla. Se mi avesse parlato, avrei denunciato subito e forse non sarebbe successo niente di tutto questo».
Sull’intenzione di Soncin di sposare Pamela la donna ha risposto: «Mi aveva detto al telefono che le voleva bene, che aveva attenzioni per lei. Mi sembrava gentile, ma poi si è rivelato un mostro».
Sulle amicizie di Pamela, la madre spiega: «Sono arrabbiata con le sue amiche. Se sapevano cosa stava succedendo, avrebbero dovuto denunciarlo. L’hanno lasciata sola. Queste persone non le conosco, non sono mai venute a casa mia e in questi giorni nessuno mi ha contattato».
Pamela Genini
L’appello di Una Smirnova arriva a pochi giorni da una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Pamela Genini, 29 anni, è stata uccisa a Milano il 14 ottobre da Gianluca Soncin, con cui aveva avuto una relazione segnata da violenze e gelosia. La giovane aveva cercato di allontanarsi da quell’uomo e, secondo quanto emerso, stava pianificando di trasferirsi all’estero per riprendere gli studi.
Al centro della contesa, ora, c’è Bianca, la piccola Chihuahua che apparteneva a Pamela. Dopo la tragedia, l’animale è rimasto con Francesco Dolci, che si è più volte mostrato in televisione insieme alla cagnolina. Dolci sostiene che Bianca sia traumatizzata e di volerla tenere con sé «per proteggerla», ma i genitori di Pamela sostengono che la cagnolina stia male e che necessiti di cure veterinarie adeguate che solo loro possono garantirle.
Francesco Dolci con la cagnolina
«Bianca non sta bene — hanno detto i genitori in un messaggio letto a Dentro la notizia —, ha bisogno di attenzioni e cure. Francesco non vuole restituircela, neanche dopo l’intervento delle forze dell’ordine». Dolci, dal canto suo, ha replicato nel programma “Ore 14 Sera” dichiarando che l’animale «è ancora traumatizzato» e che intende occuparsene personalmente, ricordando come, la notte del delitto, la piccola cagnolina avrebbe tentato di difendere Pamela.
Gianluca Soncin
Pamela Genini, 29 anni, è stata brutalmente uccisa la sera del 14 ottobre 2025 nel quartiere Gorla di Milano dal suo compagno Gianluca Soncin, 52 anni. L’uomo, che non accettava la fine della relazione, è entrato nell’appartamento di Pamela con un doppione delle chiavi, fatto di nascosto, e l’ha aggredita con un coltello sul terrazzino di casa. Le ha inferto più di 30 coltellate, causando la morte sul colpo. I vicini, allarmati dalle urla, hanno subito chiamato la polizia, che è intervenuta tempestivamente, ma per Pamela non c’è stato nulla da fare. Soncin ha poi tentato di togliersi la vita e da allora è stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato da premeditazione e atti persecutori. L’intera vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana per la brutalità e le violenze di genere coinvolte, e sta ancora facendo oggetto di indagini approfondite per far luce su tutti i dettagli e tutelare le vittime di simili tragedie. Pamela aveva denunciato in passato episodi di violenza, ma purtroppo nessun intervento era riuscito a salvarla. La famiglia chiede rispetto e giustizia, mentre l’Italia riflette sulle cause culturali di tali femminicidi.
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