L'omicidio di Chiara Poggi
Andrea Sempio e Liborio Cataliotti
“È fisiologico e normale che un difensore rivolga al proprio cliente delle domande anche quando non si sia in corso di interrogatorio”. Lo ha detto nella puntata di venerdì 17 ottobre di Quarto Grado l’avvocato Liborio Cataliotti, nuovo legale di Andrea Sempio, che affiancherà Angela Taccia dopo che Sempio ha deciso di revocare l’incarico a Massimo Lovati. È una delle prime interviste che l’avvocato rilascia, diventando quindi a tutti gli effetti un nuovo protagonista nel dibattito mediatico del delitto di Garlasco.
Liborio Cataliotti a Quarto Grado
“Oggi io prima di assumere l'incarico – aggiunge Cataliotti - ho portato tre collaboratori del mio studio, tre più giovani per loro fortuna colleghi e forti della conoscenza che avevamo del caso, conoscenza fondata su di voi, sulle informazioni che voi preziosamente ci avete dato, voi media, non solo voi Quarto Grado l'abbiamo inondato di domande. Inondato per ore con le domande che verosimilmente si porranno gli inquirenti e che se del caso, se tornerà in aula, se torneranno a interrogarlo, gli porranno allora”.
Angela Taccia
Ci sono anche parole gentili per Lovati: “Tengo a ringraziarlo a nome del mio assistito: ha in modo prezioso e deontologicamente ineccepibile per ciò che riguarda il ruolo svolto nelle aule processuali rispettato il proprio mandato difensivo. Ho poi verificato che ha anche speso parole di elogio nei miei confronti, delle quali non c'era davvero bisogno”.
Cambierà la linea difensiva? “La mia linea difensiva – risponde il legale - è volta a fronteggiare l'accusa rivolta nei confronti del mio assistito di avere concorso nell'omicidio di Chiara Poggi, della povera Chiara Poggi di avere concorso con soggetto che la giustizia con sentenza irrevocabile ha voluto fosse Stasi. Di questo non mi permetto di spendere parola, io mi limiterò, e questo è forse elemento di novità, a parlare del mio assistito, della sua innocenza, dell'inesistenza di prove a suo carico”.
Massimo Lovati
Quando gli viene chiesto se ritiene Stasi colpevole la risposta è secca: “Non mi interessa. Non è indagato in questo processo, non è nel fuoco delle mie attenzioni”.
“Mi fa piacere aver ascoltato l'avvocato – commenta l’ex pm Carmen Pugliese - perché finalmente ho sentito qualcuno che parla che la mia stessa lingua, perché qui sto sentendo gente che si straccia le vesti per questo suggerimento di domande. Solo chi non ha mai frequentato le aule di giustizia può pensare che una persona vada a un interrogatorio senza una preparazione. Io ho avuto persone che prima che gli facessi la domanda mi rispondevano, quindi io gli dicevo "Mi lasci almeno la soddisfazione di farle la domanda”. Quindi negli studi legali anche vengono preparati”.
Carmen Pugliese
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