L'omicidio di Chiara Poggi
Andrea Sempio e (nel riquadro) Massimo Lovati
Andrea Sempio, il 37enne accusato dalla procura di Pavia di aver ucciso Chiara Poggi in concorso con altre persone, ha revocato il mandato all'avvocato Massimo Lovati a seguito delle sue recenti dichiarazioni in televisione, in particolare nel programma Falsissimo di Fabrizio Corona. La decisione, come riportano varie fonti, tra cui l’Ansa, è stata presa dopo alcuni giorni di riflessione, confermando quanto anticipato nei giorni precedenti.
Andrea Sempio
La rottura con Lovati, che assisteva Sempio dal 2017, è stata motivata per le esternazioni mediatiche del legale, ritenute inopportune dal diretto interessato. Nonostante Lovati avesse espresso la convinzione che revocargli il mandato sarebbe stato un errore, Sempio ha comunque proceduto con la revoca. Resta confermata nel team difensivo Angela Taccia, storica avvocata e amica di Sempio, che sarà affiancata da un nuovo legale, il cui nome sarà reso noto nei prossimi giorni.
Massimo Lovati
La decisione era nell’aria, ma Sempio si era preso alcuni giorni per decidere. Cosa potrà cambiare ora nella strategia difensiva dell’indagato? Sarà chiaro nei prossimi giorni. Sicuramente il dibattito mediatico intorno al delitto di Garlasco perde uno dei suoi protagonisti più importanti e più noti, salito alla ribalta per le sue dichiarazioni e le sue teorie “eccentriche”.
Anche nell’ultima puntata di Lo Stato delle Cose, sua ultima apparizione televisiva da legale di Sempio, Lovati ha monopolizzato l’attenzione con i suoi racconti. Nel corso della puntata era stata mostrata un’intervista a Sempio e Angela Taccia, a decisione non ancora presa. “Abbiamo parlato, ci siamo chiariti un po’ e decideremo”, aveva detto Sempio. “Se ci sono rimasta male? – aveva spiegato Taccia – Molto, lo avevo avvertito mesi fa di non fidarsi di personaggi poco onesti e poco affidabili”. “Adesso ci prendiamo qualche giorno per decidere”, le parole di Sempio. “Ti prendi”, la precisazione di Taccia.
La puntata completa
“Mi dispiace tanto per come è andata – ha aggiunto Taccia – ma io glielo dicevo, lui deve sbattere la testa e allora. Per me è proprio un mistero, non riesco a capacitarmi”. Infine una dichiarazione importante di Sempio: “Anche quando era un po’ bevuto, che mi aveva chiamato una volta, anche in quelle condizioni lì lui continuava a dire: “Tu sei innocente e rischi l’ergastolo. Non è uno che lo dice perché deve”.”“Poi in vino veritas – la conclusione dell’avvocato Taccia – quindi se lo dice è perché è vero”.
La goccia che potrebbe aver fatto traboccare il vaso? Alcune frasi offensive pronunciate da Lovati nei confronti della famiglia di Sempio, definite dallo stesso avvocato con espressioni molto dure come “ignoranti come capre”. Queste parole, pronunciate venerdì sera a Quarto Grado, secondo l'avvocato facevano parte di una strategia difensiva. Nel corso dell’intervista pubblicata da Corona, Lovati ha usato toni ironici e talvolta volgari, scherzando sul soprannome “Gerry la Rana” e riferendosi a episodi personali, ammettendo anche comportamenti discutibili come essersi lasciato andare a commenti fuori luogo dopo aver bevuto troppo. Questi atteggiamenti hanno fatto crescere il disagio di Sempio, che ha voluto prendere tempo per riflettere sulla posizione del suo legale. A peggiorare ulteriormente la situazione, le giustificazioni di Lovati, che ha parlato di una “strategia difensiva” che, a suo dire, poteva richiedere anche un linguaggio forte e provocatorio per scuotere l’attenzione dei giudici.
Fabrizio Corona
Le conseguenze delle parole di Lovati si sono estese anche sul piano disciplinare e giudiziario: l’Ordine degli Avvocati di Pavia ha aperto una segnalazione al Consiglio distrettuale di disciplina di Milano per valutare eventuali violazioni del codice deontologico, soprattutto riguardo al rispetto della dignità e del decoro della professione. Parallelamente, Lovati è indagato a Milano per diffamazione aggravata in seguito a una querela dello studio legale Giarda, che aveva difeso nel processo per il delitto di Garlasco l’imputato Alberto Stasi.
La revoca del mandato arriva così in un momento di forte tensione, con Sempio che ha scelto di circoscrivere la propria difesa affidandosi a un nuovo team legale, preservando al contempo l’avvocata Angela Taccia, ma voltando pagina rispetto al rapporto con Massimo Lovati, la cui posizione ora si trova al centro di verifiche formali nelle sedi disciplinari e giudiziarie.
Angela Taccia
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